Ancora una volta, dopo La tirannide e Le leggi, due fra le principali realtà protagoniste del panorama culturale modenese, Fondazione Collegio San Carlo e Emilia Romagna Teatro Fondazione, uniscono risorse e energie in uno sforzo non solo produttivo, per un lavoro interdisciplinare che contamina il linguaggio filosofico con quello teatrale. Ciascuno dei due enti mette in gioco la propria specificità e le proprie competenze in un lavoro che non si presenta né come una semplice messinscena né tantomeno come una lezione, ma piuttosto come una vera e propria ricerca interdisciplinare che corona nella mise en espace finale de Il Sofista. Venerdì 30 novembre alle ore 21.00, e in replica fino a domenica 2 dicembre, la prestigiosa cornice del teatro settecentesco della Fondazione Collegio San Carlo di Modena ospiterà questa riduzione scenica che si alimenta del linguaggio teatrale, musicale e quindi non solo filosofico: il risultato è un lavoro drammaturgico estremamente godibile e fruibile anche ai non specialisti.

Nell’ambito del più ampio progetto Il ratto d’Europa, a firmare la regia è Claudio Longhi mentre Carlo Altini, direttore scientifico della Fondazione Collegio San Carlo, ha curato la selezione dei testi di Platone tratti da Gorgia, Protagora e Sofista.

Che genere di sapere è quello del sofista? La sofistica riguarda anche il teatro è un problema puramente filosofico? È possibile denominare il sofista sapiente o filosofo? Queste ed altre tematiche chiave, non solo proprie del pensiero filosofico ma anche dell’oggi e del vivere nella nostra società contemporanea, si intrecciano ne Il Sofista: “Per Platone la sofistica è una particolare forma di assenza della filosofia, o meglio un particolare uso della filosofia per scopi non filosofici da parte di uomini che sono consapevoli della superiorità della filosofia” afferma Carlo Altini, che prosegue “ciò che caratterizza il sofista è lo scopo per il quale egli usa la sua capacità di ‘distruggere’ e ‘costruire’ attraverso le parole”. Ne Il Sofista la filosofia è dunque chiamata a ibridarsi con altri campi disciplinari per arrivare a chiedersi chi sia il sofista oggi e quanto il teatro si contamini con la sofistica come afferma Claudio Longhi: “«Travestimento», «recita», «scena», «caricatura»…: scorrendo con più attenzione questi termini non può non sorgere un dubbio: la sofistica è un problema puramente filosofico, o riguarda da vicino anche il teatro? La recitazione, in effetti, non è forse esercizio di eloquenza dell’attore? Ma allora in questo suo ‘gioco’ di convincimento, che rapporto crea il commediante – professionista della mistificazione – fra finzione e verità? Chi recita, insomma, è filosofo o sofista? Nel DNA del teatrante è a ben vedere tatuata una tara dialettica che viene di lontano: pur essendo stimato ministro del vivere civile, l’attore della Grecia antica non si chiama forse hypocrités?

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria. Prenotazione (fino a esaurimento posti): Fondazione Collegio San Carlo 059/421240. Dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 cc@fondazionesancarlo.it www.fondazionesancarlo.it www.emiliaromagnateatro.com