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Dopo le difficoltà del 2012, dal punto di vista occupazionale è partito male anche il 2013. Dal 1° gennaio per 6.463 lavoratori (quasi il 70 per cento dei 9.395 iscritti nelle liste di mobilità dei Centri per l’impiego della Provincia di Modena) è ancora più difficile trovare lavoro perché le aziende eventualmente interessate ad assumerli non potranno beneficiare della decontribuzione prevista fino al 31 dicembre 2012. «Nella legge di stabilità non sono state stanziale le risorse necessarie per quest’anno – spiega Pasquale Coscia, responsabile delle politiche del lavoro per la segreteria provinciale della Cisl – Da notare che questi 6.500 lavoratori non hanno diritto all’indennità di mobilità in quanto licenziamenti individuali. Mancano i soldi anche per l’anticipo della cassa integrazione in deroga. Questo significa che i lavoratori, nella maggioranza dei casi dipendenti di piccole aziende fino a quindici addetti, già in difficoltà perché perdono una parte consistente del loro stipendio, dovranno aspettare più a lungo prima di riscuotere l’assegno dall’Inps».

I numeri modenesi dei senza lavoro sono drammatici: ai 9.395 lavoratori in mobilità si aggiungono circa 13.500 disoccupati. Contemporaneamente si mantiene elevata la richiesta di cassa integrazione: nel 2012 si sono toccati i 19,5 milioni di ore, con un incremento del 32,5 per cento rispetto all’anno precedente. In particolare la cassa integrazione in deroga ha superato i 10,6 milioni di ore (+40 per cento circa sul 2011). «È sempre più urgente – continua Coscia – prendere misure che sappiano coniugare l’utilizzo degli ammortizzatori sociali con politiche attive del lavoro. Per il reimpiego dei lavoratori in cassa integrazione si possono e devono spendere le risorse dei fondi interprofessionali».

William-Ballotta«Senza lavoro non c’è ripresa, senza ripresa non c’è sviluppo: la difesa dell’occupazione e la creazione di nuovi posti di lavoro devono avere la massima priorità nell’agenda delle istituzioni locali e delle parti sociali – aggiunge il segretario provinciale della Cisl, William Ballotta – Rilanciamo la “mobilitazione di proposta” lanciata nei mesi scorsi e sollecitiamo un “patto di comunità” per aiutare il nostro territorio a superare la crisi. Dobbiamo mobilitare tutte le forze disponibili per aumentare la competitività delle imprese, attirare investimenti per creare nuova occupazione e – conclude il segretario Cisl – dare speranza ai senzalavoro, con particolare attenzione ai giovani».