“Dopo l’Ex Amcm lo stop del progetto di recupero delle ex Fonderie certifica definitivamente il fallimento politico ed amministrativo delle giunte di sinistra. Purtroppo avevamo ragione. Anche l’ultimo fumoso progetto Dast attuato per riqualificare quell’area non si è dimostrato altro che costosa propaganda destinata a finire in un nulla di fatto. Lo avevamo previsto e denunciato due anni fa e oggi i fatti ci danno ragione. Ora chiediamo al Sindaco e alla sua giunta un resoconto di quanto è costato ai modenesi il proprio immobilismo e la propria incapacità. E’ da venti anni che le giunte di sinistra si alternano nelle promesse e si rincorrono in spese da centinaia di migliaia di euro alla volta solo per mantenere il degrado dell’area. Da futura sede dell’Asl già 20 anni fa ad altre destinazioni le tante promesse si sono infrante con la desolante realtà. La Giunta Pighi, in perfetta continuità con l’immobilismo delle precedenti amministrazioni di sinistra, ha speso un tesoretto solo per non fare nulla lasciando l’area in condizioni di grave pericolosità sociale ed ambientale. Come l’area ex Amcm, un’opportunità anche economica e di riqualificazione urbana, è stata trasformata in una fonte di rischio ambientale oltre che di danno economico per il bilancio comunale. Ora Sindaco e giunta dovrebbero rendere conto ai cittadini di questi sprechi e dei costi di un nulla di fatto”.

Lo ha affermato il Consigliere regionale Andrea Leoni, commentando l’abbandono da parte del Comune del progetto DAST per la riqualificazione dell’area delle ex fonderie di Modena.