musso_lafabbricadeipretiVenerdì 15 febbraio 2013 alle ore 21 al Teatro Herberia di Rubiera, all’interno della stagione di prosa 2013 ideata e promossa dalla Corte Ospitale, Giuliana Musso presenta il suo nuovo spettacolo, La fabbrica dei preti, di e con Giuliana Musso, assistenza tecnica Claudio Parrino, collaborazione all’allestimento Massimo Somaglino, realizzazione video Giovanni Panozzo e Gigi Zilli, elementi di scena Francesca Laurino, ricerche bibliografiche Francesca Del Mestre, ricerche musicali Riccardo Tordoni, produzione La Corte Ospitale. Lo spettacolo ha debuttato in Veneto a novembre 2012. La data di Rubiera è la prima regionale dello spettacolo.

Dopo la “trilogia della vita” (Nati in casa, Sexmachine, Tanti saluti), nella fabbrica dei preti Giuliana Musso mette in scena quelle che sono le zone d’ombra della nostra vita; esplorando storie personali di piccoli preti e incrociandole con la storia della grande chiesa pre-conciliare, la Musso affronta un tema antico e profondo che riguarda tutti: “nutrire il mondo degli affetti è un bisogno insopprimibile dell’essere umano, non è un vezzo”.

I seminari degli anni ’50 e ’60 hanno formato una generazione di preti che oggi si appresta ad andare in pensione. Una generazione che fa il bilancio di una vita, una vita da preti che ha attraversato la storia contemporanea e sta assistendo al crollo dello stesso mondo che li ha generati.

“La dimensione umana dei sacerdoti è un piccolo tabù della nostra società sul quale vale la pena di alzare il velo, non per alimentare morbosa curiosità per alcuni comportamenti nascosti ma per rimettere l’essere umano e i suoi bisogni al centro o, meglio, al di sopra di ogni norma e ogni dottrina – dice Giuliana Musso nelle note dello spettacolo -. I seminari di qualche decennio fa hanno operato per dissociare il mondo affettivo dei piccoli futuri preti dalla loro dimensione spirituale e devozionale. Molti di quei piccoli preti hanno trascorso la vita cercando coraggiosamente uno spazio in cui ciò che era stato separato e represso durante la loro formazione si potesse riunire e liberare. A questi preti innamorati della vita ci piacerebbe dare voce e ritrovare insieme a loro la nostra stessa battaglia per “tenere insieme i pezzi”.

Il prezzo del biglietto va da 8 euro a 14 euro. Sono previste agevolazioni per gli studenti universitari di Modena e Reggio Emilia, i soci Arci e i soci Coop.

La prevendita si effettua presso gli uffici della Corte Ospitale oppure sul sito www.vivaticket.it.