Rispetto alla situazione politica locale sono agli atti le ripetute richieste del PSI rivolte ai partiti di maggioranza (la prima datata maggio 2012) per la riapertura del tavolo politico dopo la farsesca pseudo-soluzione della crisi del Comune di Modena dell’aprile 2012 con l’avvicendamento Giacobazzi/Sitta.

Abbiamo registrato la reiterata mancata risposta di coloro che sono stati i “mallevadori” della crisi che non solo non si è mai risolta, ma è di nuovo precipitata in questi ultimi giorni con le dimissioni dell’ Assessore Sitta e le prese di distanza dalle politiche della Giunta (ma lei dov’era in questi 9 anni?) dell’Assessore Francesca Maletti.

I socialisti dal luglio 2012, hanno preso le distanze politiche dalla Giunta Comunale con il ritiro della propria rappresentanza: è ormai noto anche ai sassi che l’Assessore Nordi è in Giunta in rappresentanza solo di se stessa, per volere del Sindaco ma non certo in rappresentanza del Partito Socialista.

In questo complicato e delicato periodo, vista la situazione di difficoltà di Modena e dell’intero Paese rispetto alla crisi dell’economia, del lavoro e della politica, i socialisti hanno lavorato per un percorso “ Modena. Bene comune “ in sintonia con quanto deciso sul piano nazionale con il progetto “Italia. Bene Comune” che puntava a dare un Governo nuovo, credibile e riformista al nostro Paese.

Subito dopo le elezioni politiche nazionali, scoppiato il bubbone politico locale (e non c’era bisogno della zingara per prevederlo) con le dimissioni di Sitta, il PSI ha inviato un ulteriore (l’ennesima) richiesta alle forze politiche di maggioranza per concordare un incontro ,per mettere in campo un vero e proprio “piano di rientro” politico centrato sui seguenti punti: 1) una soluzione per la Giunta di Modena; 2) un indirizzo alle linee del Bilancio 2013 sia del Comune Capoluogo che dell’Amministrazione Provinciale; 3) rinvio dell’approvazione del PSC in attesa di una completa e matura condivisione da parte di tutti gli interlocutori ed attori; 4) avvio delle riflessioni, dopo il risultato non esaltante delle ultime elezioni politiche per il centrosinistra, in prospettiva sia dell’imminente tornata elettorale amministrativa (che interesserà alcuni comuni del modenese come Camposanto, Serramazzoni, Pievepelago) che delle amministrative generali del prossimo anno.

Ovviamente, data l’importanza anche di prospettiva strategica, a questo tavolo politico dovevano essere presenti sia il Sindaco di Modena che il Presidente della Provincia.

Il Signor Sindaco di Modena ha accelerato i tempi ed ha invitato le forze politiche di maggioranza per discutere della “ situazione politica attuale “ per mercoledì 6 marzo.

Con tutto il rispetto per il Sindaco e l’importante Istituzione che egli rappresenta i socialisti ritengono che il percorso doveva essere inverso: gli impegni politici nascono sul “tavolo della politica” e devono poi trovare una loro responsabile concretizzazione nelle istituzioni. Non è una questione di forma ma di sostanza: il rischio che si corre è di voler rattoppare la situazione senza chiarire fino in fondo i problemi e superare le difficoltà che sono ormai evidenti da tempo. E’ un film già visto troppe volte e anche di recente. Per questo motivo i socialisti non saranno presenti a questa riunione convocata dal Sindaco e chiedono che ci sia l’immediata convocazione del tavolo politico provinciale.

 

(Coordinamento Provinciale PSI Modena)