antonio_frattiniDal 28 febbraio al 2 marzo 2013 si è svolto a al centro congressi del Policlinico di Modena il 12° Congresso Nazionale della Società Italiana di Endourologia (IEA), cui hanno partecipato i maggiori esperti nazionali per fare il punto sulle più innovative tecniche mini-invasive in urologia, confrontando progetti e risultati ottenuti.

Tra i partecipanti al convegno anche il dr. Marco Serafino Grande dell’Urologia di Guastalla che ha presentato un video su un’innovativa tecnica endourologica per la risoluzione delle stenosi ureterali (restringimenti patologici dell’uretere), e il dr. Antonio Frattini, direttore dell’Urologia dell’ospedale di Guastalla.

Durante il convegno Antonio Frattini ha eseguito in live surgery un intervento di chirurgia combinata percutanea renale per la risoluzione di un problema di calcolosi renale complessa in un ragazzo.

Questa metodica innovativa consiste nel controllare endoscopicamente, mediante ureterorenoscopio flessibile, la correttezza dell’accesso percutaneo al rene.

L’utilizzo combinato, attraverso un foro nella pelle e attraverso l’uretere, permette un controllo completo delle cavità renali, consentendo la rimozione di tutti i calcoli, anche di quelli in zone difficilmente raggiungibili con altre tecniche. Questa metodica “combinata” inoltre consente una maggior sicurezza dell’atto chirurgico, riducendo i tempi di esposizione radiologica ed aumentando la percentuale dei pazienti liberi da calcoli dopo una sola procedura. La chirurgia percutanea, detta anche mini-invasiva, ha avuto uno sviluppo notevole negli ultimi anni, riducendo il disagio dei pazienti ed aumentando la flessibilità terapeutica.

Questo tipo di operazione che, ad oggi, solo un ristretto numero di urologi è in grado di eseguire, è uno dei punti di forza dell’Urologia dell’ospedale di Guastalla e richiama pazienti anche da altre regioni.