cie-modena2-ph-Dante-FarricellaIn mattinata si è tenuto un incontro tra i neo-parlamentari Pd Davide Baruffi e Stefano Vaccari e i rappresentanti dei lavoratori del Cie modenese in sciopero per due giorni per protestare contro la mancata corresponsione degli stipendi degli ultimi mesi. L’incontro era stato chiesto dai parlamentari Pd, tramite i rappresentanti sindacali della Funzione pubblica Cgil, perché gli stessi non potranno presenziare, nella mattinata di giovedì 14 marzo, al presidio organizzato dai lavoratori sotto la sede della Prefettura. Il Pd, a suo tempo, aveva già espresso la propria preoccupazione e le proprie critiche sulle modalità stesse con cui era stato affidato l’appalto della gestione del Centro di identificazione ed espulsione che avevano come unico criterio il massimo ribasso. “Ciò che è accaduto da luglio a oggi – hanno dichiarato Baruffi e Vaccari al termine dell’incontro – ci dice che i problemi sollevati si sono, purtroppo per i lavoratori, puntualmente avverati. Crediamo, quindi, che lo Stato non possa più sottrarsi dall’occuparsi dei problemi legati alla gestione della struttura modenese. Siamo in presenza di gravi, ripetute, acclarate violazioni della Convenzione della gestione. A questo punto la richiesta di recesso da parte dello Stato è da ritenersi un atto dovuto, l’unica in grado di rimettere a gara quella gestione con criteri che, questa volta, corrispondano ai reali costi di una gestione rispettosa dei diritti di tutti i soggetti coinvolti, i lavoratori e i trattenuti in primis. Esprimiamo quindi – concludono Baruffi e Vaccari – solidarietà e vicinanza ai lavoratori del Consorzio L’Oasi e ci impegniamo, non appena le Camere saranno insediate, ad ogni atto utile a richiedere al Ministero i chiarimenti e le azioni necessari a porre fine a questa grave situazione”.