In piazza ad assistere alla messa di inaugurazione di Papa Francesco c’e’ anche il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I.  Tra le varie rappresentanze internazionali, anche quella ebraica con il rabbino David Rosen, responsabile dei rapporti fra le fedi dell’American Jewish Committe. Oggi a San Pietro anche principi regnanti arabi, principi del Lussemburgo, reali di Spagna, rappresentanze diplomatiche, la presidente dell’Argentina, Cristina Fernandez de Kirchner e altri rappresentanti di Paesi di tutto il mondo.

Papa Francesco e’ rimasto per alcuni secondi in preghiera sulla tomba di San Pietro, nella basilica vaticana.

Il Papa, nella sua prima Messa di intronizzazione in piazza San Pietro, si rivolge direttamente ai potenti della terra. “Vorrei chiedere, per favore, a tutti coloro che occupano ruoli di responsabilita’ in ambito economico, politico o sociale, a tutti gli uomini e le donne di buona volonta’: siamo ‘custodi’, della creazione, del disegno di Dio iscritto nella natura, custode dell’altro, dell’ambiente; non lasciamo che segni di distruzione e di morte accompagnino il cammino di questo nostro mondo”.

“Non dimentichiamo mai che il vero potere e’ il servizio e che anche il Papa per esercitare il potere deve entrare sempre piu’ in quel servizio che ha il suo vertice luminoso sulla croce”. Papa Francesco, celebrando la sua Messa di inizio pontificato in piazza San Pietro, ricorda che oggi “insieme con la festa di San Giuseppe celebriamo l’inizio del ministero del nuovo vscovo di Roma, successore di Pietro , che comporta anche un potere. Certo -riflette papa Francesco-, Gesu’ Cristo ha dato un potere a Pietro, ma di quale potere si tratta? Alla triplice domanda di Gesu’ aPietro sull’amore, segue il triplice invito: pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle. Non dimentichiamo mai che il vero potere e’ il servizio”.

”Aprire le braccia per custodire tutto il Popolo di Dio e accogliere con affetto e tenerezza l’intera umanita’, specie i piu’ poveri, i piu’ deboli, i piu’ piccoli, quelli che Matteo descrive nel giudizio finale sulla carita’: chi ha fame, sete, e’ straniero, nudo, malato, in carcere”.  ”Solo chi serve con amore sa custodire”, ha aggiunto.

Tanti applausi hanno scandito l’omelia di Papa Francesco. Dopo quello tributato al Papa emerito Benedetto XVI, i fedeli hanno applaudito l’invito rivolto da Papa Bergoglio a chi ha ruoli di responsabilita’ politica economica e sociale, ma anche a tutti gli uomini e le donne di buona volonta’ a custodire la bellezza del creato, a custodire la gente e ad aver cura di tutti, bambini, vecchi e poveri. E, ancora, e’ stato accolto con un lungo applauso l’appello del Pontefice a non “avere timore della bonta’ e della tenerezza”, anche quest’ultima segno “di fortezza d’animo”.

Un invito ”per favore” ai potenti della Terra, ad essere ”custodi” della creazione e del disegno di Dio e’ giunto poi dal  Papa. ”Vorrei chiedere, per favore, a tutti coloro che occupano ruoli di responsabilita’ in ambito economico, politico o sociale, a tutti gli uomini e le donne di buona volonta’: siamo “custodi” della creazione, del disegno di Dio iscritto nella natura, custodi dell’altro, dell’ambiente; non lasciamo che segni di distruzione e di morte accompagnino il cammino di questo nostro mondo”, ha detto Bergoglio di fronte alle delegazioni ufficiali provenienti da tutto il mondo.