agricoltura_trattoreLa Regione Emilia-Romagna ha concesso oltre 18 milioni di euro a 246 aziende agricole e agroalimentari per l’acquisto o il ripristino di macchine, attrezzature e impianti danneggiati dal terremoto. Si tratta delle aziende che hanno presentato regolare domanda entro il 10 gennaio 2013 a chiusura del primo avviso dell’apposito bando del Piano regionale di sviluppo rurale. Le risorse assegnate ammontano a 18 milioni e 300 mila euro a fronte di una spesa ammissibile di circa 24 milioni 317 mila euro.

In particolare 200 sono le aziende del territorio modenese cui andranno contributi per circa 14 milioni 483 mila euro, 29 quelle ferraresi che riceveranno circa 2 milioni 60 mila euro, mentre alle 12 imprese della provincia di Bologna e alle 5 della provincia di Reggio Emilia andranno rispettivamente circa 633 mila e 1 milione e 103 mila euro. Per quanto riguarda le tipologie di intervento al primo posto si colloca l’acquisto di ricoveri temporanei ed attrezzature agricole. Tra le voci significative anche l’acquisto delle scalere ed attrezzature per caseificio.

Il secondo avviso del bando si chiuderà il 5 aprile, a disposizione ci sono ancora risorse significative pari a oltre 80 milioni di euro e le aziende interessate possono dunque presentare domanda di contributo alle Province competenti per territorio, secondo le modalità fissate da AGREA, utilizzando il Sistema Operativo Pratiche (SOP) e la specifica modulistica disponibile sul sito http://agrea.regione.emilia-romagna.it/.

“Abbiamo accolto le istanze delle prime 246 aziende che hanno presentato domanda per macchine e attrezzature entro il 10 gennaio – spiega l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – molte di loro avevano la necessità di iscrivere l’eventuale concessione regionale nei bilanci consuntivi 2012 entro il 31 marzo. Siamo riusciti a rispettare le loro esigenze grazie soprattutto all’impegno dei dirigenti e dei funzionari provinciali e regionali che desidero ringraziare. Il secondo bando vedrà sicuramente una partecipazione assai più numerosa di imprese e proposte. Anche diverse domande presentate entro il 10 gennaio che alla verifica di ammissibilità richiedevano perfezionamenti ed integrazioni verranno ripresentate sul secondo bando. Le 246 imprese che hanno avuto la concessione potranno immediatamente richiedere, previa fidejussione, l’erogazione di un anticipo del 50% sull’importo accordato; mentre il saldo finale avverrà ad interventi collaudati.”

Cosa prevede il bando e quali interventi possono essere finanziati

Con la modifica del Piano regionale di sviluppo rurale 2007- 2013, ed in particolare della misura 126 per il “Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali ed introduzione di adeguate misure di prevenzione”, la Regione si è dotata di uno strumento per poter dare celermente risposta alle aziende agricole e agroalimentari danneggiate dal sisma nelle province di Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ferrara. Circa 99 milioni di euro le risorse complessivamente a disposizione, grazie ad uno stanziamento straordinario del Ministero dell’Agricoltura e alla solidarietà delle altre Regioni.

La misura 126 prevede la concessione di contributi in conto capitale nella misura dell’80% della spesa considerata ammissibile, per finanziare il ripristino di macchinari, attrezzature ed impianti danneggiati dal sisma o il riacquisto di beni nuovi equivalenti a quelli distrutti o comunque non riparabili; il ripristino di miglioramenti fondiari (quali ad es. pozzi, impianti irrigui, impianti di drenaggio, ecc.) ed infine l’acquisto di ricoveri provvisori – i cosiddetti “hangar” – per ricoverare mezzi, scorte, bestiame nell’attesa del ripristino degli immobili danneggiati.

Sono stati invece esclusi da tale misura gli interventi di tipo edilizio, le attrezzature di stalla fisse e gli impianti specifici da installarsi nei ricoveri zootecnici, che rientrano nell’ordinanza regionale per le attività produttive. Tale scelta è stata dettata principalmente dalla necessità di snellire le procedure e consentire che l’istruttoria delle domande e la successiva concessione dei contributi potessero avere luogo in tempi brevi.