occhioUn’intera mattinata per approfondire un tema di grande attualità, vale a dire l’evoluzione nella chirurgia oculare. Il convegno, organizzato con il patrocinio dell’Ospedale di Sassuolo, vedrà alternarsi relazioni frontali a casi di live surgery – chirurgia in diretta – e mira a evidenziare come un approccio combinato chirurgico – farmacologico possa offrire dei significativi vantaggi nella terapia dei pazienti affetti da alcune complesse patologie oculari.

“Negli ultimi anni la chirurgia oculare impiegata per il trattamento di patologie complesse è stata al centro di una sorprendente evoluzione. – ha evidenziato il dottor Enrico Martini, direttore dell’unità Operativa di Oculistica dell’Ospedale di Sassuolo – Tra i fattori che hanno favorito questo progresso possiamo sicuramente ricordare l’introduzione di macchinari sempre più sofisticati, che offrono al chirurgo maggiore stabilità a carico delle strutture oculari, grazie all’impiego delle tecniche di micro-incisione. Parallelamente allo sviluppo tecnologico si è fatta strada una più approfondita conoscenza dei meccanismi che stanno alla base delle principali patologie oculari, fattore determinante per una gestione medica ragionata dei casi chirurgici complessi e delle loro eventuali complicanze. Il convegno di sabato consente a specialisti provenienti da tutto il centro nord Italia di fare il punto su questi temi”.

Enrico-MartiniL’incontro di sabato rappresenta la conferma del ruolo di riferimento che gli specialisti dell’Ospedale di Sassuolo in ambito oculistico rivestono per il territorio. A sottolinearlo, anche i positivi dati attività. Nel 2012 gli interventi chirurgici sono stati oltre 2.700, in prevalenza interventi alla cataratta (circa 1.900). Agli interventi chirurgici si aggiungono poi circa 20 mila prestazioni ambulatoriali.