Il giorno 10 aprile coinciderà col 150° anniversario della morte di Giovan Battista Amici, una delle più eminenti figure di scienziato espresse dalla città di Modena, grande costruttore di apparecchi ottici apprezzati fin dal 1811 a livello internazionale e animatore della istituzione e realizzazione dell’allora Osservatorio Astronomico di Modena, ora diventato Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

“Appena terminati gli studi universitari, nel 1808, …(omissis) egli trasformò la sua casa in un laboratorio e si diede a fabbricare – affermò in occasione del centenario il Rettore dell’Università di Modena prof. Giuseppe Galli – lenti e costruire strumenti ottici: telescopi, cannocchiali, camere lucide, micrometri etc. Amici si dedicò con fervore a questa sua attività scientifica profondendovi il suo ingegno ed il suo talento e nel volgere di pochi mesi acquistò vasta e meritata fama sia come ideatore e costruttore di eccellenti strumenti sia come astronomo e microscopista, perché era curioso delle cose della Natura e passava molte ore del giorno e della notte a scrutare le minute strutture biologiche e le attività vitali delle cellule con il microscopio e ad indagare il cielo con il telescopio”.

L’Università di Modena e Reggio Emilia, che lo ebbe dal 1815 al 1826 tra i suoi docenti affidandogli gli insegnamenti di Geometria, Algebra e Trigonometria piana, in occasione di questa ricorrenza ha organizzato, con il coordinamento della prof. ssa Elena Corradini, docente di Museologia, per mercoledì 10 aprile 2013 una giornata di studi dal titolo “Microscopi, telescopi e osservazioni naturalistiche di Giovanni Battista Amici”, che sarà ospitata dalle ore 9.00 alle ore 17.00 nell’Aula Magna del Palazzo del Rettorato (via Università 4) a Modena.

“A Modena – ricorda l’attuale Rettore prof. Aldo Tomasi – Giovan Battista Amici lasciò tracce profonde della sua presenza, in particolare per il contributo che diede alla realizzazione della strumentazione che ancora arricchisce il nostro Osservatorio Geofisico, e di cui la città di Modena può giustamente andare fiera: tra tutti lo strumento dei passaggi di Amici ed il Telescopio Newtoniano di Amici. La collaborazione col nostro Ateneo si concluse nel 1831 al momento del suo trasferimento al Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze e l’assunzione della cattedra di Astronomia all’Università di Pisa. Ma, sono stati gli esordi modenesi a dargli quella notorietà internazionale che lo portarono a ricevere nel 1860 la laurea honoris causa in Medicina e Chirurgia dall’Università di Berlino. Ricordare questo nostro concittadino è non tanto un omaggio al suo genio, ma l’espressione di una speranza, la speranza che l’attenzione verso questo insigne scienziato riaccenda l’interesse dei modenesi per la loro Università, per la ricerca, per la cultura, per la condizione del nostro Osservatorio Geofisico, che vogliamo sia pienamente restituito nella sua bellezza ed originalità ai modenesi ed al turismo culturale”.

La giornata, realizzata insieme all’Università di Firenze e grazie alla collaborazione delle principali istituzioni culturali modenesi e fiorentine e di un nutrito comitato scientifico, ha ottenuto il patrocinio dell’University Museums and Collections – UMAC dell’International Council of Museums -ICOM, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Emilia Romagna, della Provincia e del Comune di Modena.

“Se osservatori storici come quello di Milano, Modena e Firenze gli devono alcuni dei suoi strumenti astronomici, un posto di primo piano – afferma la prof. ssa Elena Corradini dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – nel panorama europeo egli si conquistò con i successivi perfezionamenti del suo microscopio, che aprì la strada ad altri costruttori e fu impiegato in molti laboratori di ricerca in tutta Europa”.

Dopo i saluti delle autorità accademiche ed istituzionali, tra cui il Rettore del’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prof. Aldo Tomasi , del Rettore dell’Università di Firenze prof. Alberto Tesi, del Comandante dell’Accademia Militare di Modena Gen. Giuseppenicola Tota, del Direttore del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” prof. Alessandro Capra, del Presidente del Museo di storia naturale dell’Università di Firenze prof. Guido Chelazzi, del Soprintendente per i beni storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia dott. Stefano Casciu, del Direttore della Biblioteca Estense dott. Luca Bellingeri, della Direttrice dell’Archivio di Stato di Modena dott. ssa Euride Fregni e della Direttrice del Museo Civico d’Arte di Modena dott. ssa Francesca Piccinini, la giornata scorrerà attraverso il succedersi di importanti contributi scientifici, recati da noti studiosi che approfondiranno i diversi ambiti culturali su cui si espresse il genio poliedrico di Giovan Battista Amici.

Concluse le presentazioni affidate alla prof. ssa Elena Corradini del’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia su “L’attività di Giovan Battista Amici per l’Osservatorio Astronomico di Modena” e del prof. Giovanni Pratesi dell’Università di Firenze su “Il Torrino della Specola a Firenze: luogo di storia, luogo di scienza”, toccherà al prof. Alberto Meschiari della Scuola Normale Superiore di Pisa svolgere la relazione introduttiva su”La figura e l’opera di Giovan Battista Amici”.

Quindi i lavori nella mattinata proseguiranno attraverso approfondimenti dedicati a “Osservatori astronomici e telescopi”, su cui interverranno Sergio Teggi e Luca Lombroso (Univ. di Modena e Reggio E.), Pasquale Tucci (Univ. di Milano), Simone Bianchi (Osservatorio Astronomico di Arcetri), Mario Umberto Lugli (Planetario comunale di Modena), ed a “Riscoprire Giovan Battista Amici” su cui si soffermerà la discende del docente modenese Giovanna Amici Grossi.

Nel pomeriggio si riprenderà alle ore 15.00 per trattare di: “Microscopi” con Giorgio Dragoni (Univ. di Bologna), Roberto Mantovani (Univ. di Urbino) e Alberto Meschiari (Scuola Normale Superiore di Pisa); “Osservazioni Botaniche” con Fabio Garbari (Orto Botanico Univ. di Pisa) e di “Costruttori dell’Ottocento” con Paolo Brenni (Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze).

Per informazioni rivolgersi a celebrazionigbamici@unimore.it, elena.corradini@unimore.it oppure consultare il sito www.cibec.unimore.it o www.unimore.it.