festival_Rodota_carpi“Il diritto di avere diritti”: a parlarne sarà venerdì 19 aprile Stefano Rodotà, protagonista dell’incontro di apertura della quarta edizione delle “Giornate della laicità”, la manifestazione di approfondimento culturale in programma a Reggio Emilia, dal 19 al 21 aprile, promossa da Iniziativa laica in collaborazione con Arci Reggio Emilia, Politeia – Centro per la ricerca e la formazione in politica ed etica e Fondazione Critica Liberale.

Nel nuovo scenario politico e sociale nel quale viviamo, spiega Rodotà, il tema dei diritti civili appare quanto mai fondamentale, soprattutto rispetto alla mutevolezza e al cambiamento continuo: in un simile contesto, osserva il giurista, si assiste a un profondo cambiamento delle prospettive, all’interno delle quali la cittadinanza diventa essa stessa l’insieme dei diritti costituenti di ciascuna persona. Nascono pratiche comuni dei diritti, che coinvolgono tutta l’umanità. “Poteri privati forti e prepotenti sfuggono agli storici controlli degli Stati e ridisegnano il mondo e le vite. Ma sempre più donne e uomini li combattono, denunciano le diseguaglianze, si organizzano su internet, sfidano regimi politici autoritari. La loro azione è una planetaria, quotidiana dichiarazione di diritti, che si oppone alla pretesa di far regolare tutto solo dal mercato, mette al centro la dignità delle persone, fa emergere i beni comuni e guarda a un futuro dove la tecno scienza sta costruendo una diversa immagine di uomo. È nata una nuova idea di cittadinanza, di un patrimonio di diritti che accompagna le persone in ogni luogo del mondo”.

Tanti gli ospiti che parteciperanno ai 16 incontri, organizzati presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, ci saranno: Enzo Marzo, Chiara Saraceno, Curzio Maltese, Eugenio Lecaldano, Marilisa D’Amico, Silvia Finzi, Carlo Alberto Redi, Simona Argentieri, Patrizia Borsellino e molti altri ancora.

Filo conduttore dell’intera programmazione sarà il tema “Diritti al futuro – Un’Italia laica sarebbe certamente migliore”: «I cambiamenti in atto nella politica italiana potrebbero essere il preludio a una nuova discussione su quei diritti civili e di libertà, negati in Italia, dei quali i laici devono farsi promotori. La posta in gioco è alta e sta nella libertà di scelta di un cittadino maturo, indipendente, in grado di orientarsi sulla base dei propri principi e non su quelli delle varie autorità, in primis la Chiesa cattolica, che pretendono di dire come comportarsi ai cittadini, e cercano di imporre valori validi per tutti» spiega Giorgio Salsi, presidente di Iniziativa Laica e ideatore/direttore delle Giornate della Laicità.

Una discussione forte e costruttiva sull’agenda dei diritti civili e di libertà, posti in relazione a quei principi fondamentali della nostra Costituzione (laicità, libertà, autodeterminazione, uguaglianza, pluralismo), indispensabili per la convivenza civile e una cittadinanza costituzionale, che comprenda anche la messa in discussione dei privilegi e pretese della Chiesa. «In una fase di spending review come quella che stiamo vivendo – prosegue ancora Salsi – , è impensabile che ancora oggi sussistano nel nostro Paese una serie di privilegi assurdi, inimmaginabili in altri Paesi e invece assodati in Italia, riconosciuti esclusivamente alla confessione cattolica. Pensiamo, ad esempio, agli insegnanti di religione, scelti dai vescovi e pagati dallo Stato, o al meccanismo perverso di ridistribuzione dei contributi dell’otto per mille. Occorre rilanciare la discussione su questa pretesa di uno stato differenziato a favore della religione e della Chiesa Cattolica, e sul tentativo di quest’ultima di imporre una visione unica sui valori civili di cittadinanza».

Anche quest’anno la direzione scientifica delle Giornate della Laicità è affidata al professore Carlo Flamigni, uno dei maggiori esperti di fisiopatologia e padre della fecondazione assistita.

Tra i diversi incontri, uno spazio molto particolare sarà dedicato al confronto con due delegazioni provenienti da Francia e Belgio, che parteciperanno alle Giornate per dibattere su come la laicità sia vissuta a livello istituzionale nei Paesi d’oltre confine. Per la Francia ci saranno Jean Michel Ducomte e Pierre Tournemire, rispettivamente presidente e vicepresidente della Ligue de l’enseignement, l’organizzazione francese composta da oltre 30 mila associazioni affiliate, che si occupa di educazione popolare e laica nelle scuole. Per il Belgio, invece, ci sarà Pierre Galand, economista e senatore del parlamento, presidente del “Centre d’Action Laïque” e della “Fédération Humaniste Européenne”.

Spazio anche all’attualità proveniente dagli stati del Nordafrica, con l’incontro “Primavera araba e laicità”, con la partecipazione di Silvia Finzi, e al focus sul rapporto tra mass media e religione nel nostro paese.

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PARTECIPARE AGLI INCONTRI

Per assistere agli appuntamenti è necessaria la prenotazione sul sito www.giornatedellalaicita.com. L’ingresso agli incontri è gratuito per gli iscritti a Iniziativa Laica. Per i non iscritti, il costo del biglietto per ogni evento è invece di 3 euro.

La biglietteria, situata presso l’info point del Teatro Valli (Piazza Martiri del VII Luglio, 42121 Reggio Emilia), è aperta tutti i giorni dalle 16.00 alle 19.00, il sabato anche dalle 10.00 alle 12.30.

Tutti gli aggiornamenti sul sito: www.giornatedellalaicita.com, e sulla pagina www.facebook.com/Giornatedellalaicita.

Le Giornate della laicità e Iniziativa laica sono anche presenti su Twitter con l’account @giornatelaicita. Inoltre i principali incontri saranno seguiti in diretta twitter con l’hashtag #laicità2013.

INIZIATIVA LAICA

“Iniziativa Laica” è stata creata nel 2008 da oltre 60 reggiani, con la condivisione di un documento costitutivo che ha nel valore della laicità e del pensiero libero e critico i propri fattori fondamentali, assieme alla propensione al cambiamento e alla creatività.

L’associazione promuove quindi la diffusione del pensiero laico – principio fondamentale della nostra Carta Costituzionale – e la conquista/difesa dei diritti civili.

Iniziativa Laica esiste per sostenere lo sviluppo (o per rafforzare la presenza) di una cittadinanza matura, indipendente, attiva, consapevole, responsabile, ma anche irriverente, curiosa e propensa al cambiamento.

Da diversi anni è attiva sul territorio attraverso la promozione di incontri, discussioni e lectio magistralis sui principi della laicità e della cittadinanza costituzionale.