“RICREAZIONI. Artisti per Mirandola” è un progetto artistico e didattico (suddiviso in due parti) che si sviluppa in relazione ai drammatici eventi sismici che hanno sconvolto l’Emilia nel maggio 2012, realizzato dall’Associazione Culturale Abaco e in collaborazione con il Liceo Pico-Istituto Luosi di Mirandola, grazie al supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola e alla collaborazione del Comune di Mirandola. Il titolo RICREAZIONI rimanda all’idea di creazione artistica, rappresentata dai nove artisti invitati a partecipare al progetto, e contemporaneamente a quella di ri-costruzione di un territorio, ma anche di una comunità e una identità fortemente incrinate dal terremoto, e infine al concetto di “pausa”, come quella della ricreazione scolastica, in cui concedersi il tempo di riflettere e la possibilità di immaginare.

Domenica 21 aprile 2013 alle ore 16 (zona antistante al Teatro Nuovo) inaugurerà la prima parte del progetto, una mostra intitolata “RICREAZIONE. Quattro artisti per Mirandola” a cura di Elisabetta Modena e Valentina Rossi. Gli artisti emiliani Davide Bertocchi, Flavio Favelli, Claudia Losi e Chiara Pergola sono i protagonisti di un percorso espositivo che si snoderà fino al 16 giugno nel centro storico della città, accompagnato da un articolato programma didattico dedicato ai bambini delle scuole primarie e secondarie di primo livello curato da Giulia Marchetti e Chiara Baldassarri.

Il progetto RICREAZIONI comprende anche un secondo intervento, “RICREAZIONE. Cinque artisti per il Liceo Pico e l’Istituto Luosi di Mirandola”, che coinvolge gli artisti Stefano Arienti, Cuoghi Corsello, Emilio Fantin, Eva Marisaldi e Il Prufesur. Dal 18 febbraio al 18 marzo 2013 i cinque artisti hanno incontrato gli studenti del Liceo Pico e dell’Istituto Luosi di Mirandola, e hanno presentato dei progetti artistici realizzati anche con la collaborazione degli studenti stessi. Le opere, che saranno visibili al pubblico il 21 aprile 2013 in occasione dell’inaugurazione della mostra “RICREAZIONE. Quattro artisti per Mirandola”, diventeranno parte integrante della sede scolastica attualmente sita nei container di Via 29 maggio, intitolata al giorno del terremoto che ha distrutto la città.

Le due iniziative, la prima coordinata dall’Associazione Culturale Abaco, la seconda dal Liceo Pico-Istituto Luosi di Mirandola sono realizzate grazie al supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola e hanno una matrice comune costituita dalla volontà di coinvolgere artisti contemporanei di fama nazionale ed internazionale ad operare sul territorio, e dal progetto didattico di collaborazione con gli studenti delle classi primarie e secondarie della città stessa.

Le opere, re-interpretando lo spazio pubblico, sono pensate per crescere ed essere traccia concreta del loro passaggio nel centro storico della città e nella “nuova città” che appare oggi come in attesa di una sua nuova vita, di una RICREAZIONE.

Un catalogo-libro d’artista, pubblicato da Fortino Editions in edizione limitata, accompagna e raccoglie testimonianza dell’evento. Il volume assume la forma di una nuova guida della città di Mirandola su cui gli artisti interverranno con progetti, bozzetti e rielaborazioni creative, e documenta anche gli incontri svolti presso il Liceo Pico e l’Istituto Luosi.

 

Dichiarazione dell’Assessore alla Cultura del Comune di Mirandola, Caterina Dellacasa:

«La linea del tempo è un concetto astratto che ci aiuta a definire e collocare gli eventi e noi stessi all’interno dell’evolversi del mondo. La nostra linea del tempo, quella del nostro territorio, del nostro quotidiano e del nostro essere più intimo, dopo il maggio scorso ha subito una ferita molto profonda che ha segnato il suo corso (e quindi il nostro) indelebilmente. Abituati dalla società del nostro tempo, a pensare all’immediatezza, all’oggi, qui e ora, in ogni circostanza, abbiamo violentemente iniziato a concentrarci su un prima e su un dopo. Il primo fatto di certezze, di luoghi e punti di riferimento sicuri, il secondo costellato da incertezza, spesso spaesamento e tanta paura. Abbiamo avuto modo di ricordare già altre volte come di fronte a queste sensazioni del “dopo terremoto” la nostra gente, le nostre comunità abbiano saputo reagire rispondendo con l’istinto della solidarietà, della condivisione e dell’aiuto reciproco, riscoprendo valori e ricchezze dati spesso per scontati. Come il buongiorno dei e ai vicini di casa. Come l’abbraccio dell’amico d’infanzia ritrovato in fila per le schede “Aedes”. Come l’importanza di una piazza dove essere sicuri di potersi trovare o un simbolo per ricordare la nostra città come casa di tutti noi. Una casa che oggi abbiamo la necessità, la possibilità e soprattutto la volontà di ricostruire e di riavere più forte, bella e più nostra di quel “prima”. Il progetto “Ricreazioni”, con tutte le accezioni ricche e potenti del suo titolo, ci accompagna in questa riflessione. La creazione di opere d’arte sulla nostra piazza, la costruzione di momenti di condivisione per la collettività di queste opere per la nostra città, e infine l’opportunità di riflettere sulle prospettive di rinascita per la nostra “casa”. Un percorso per riprendere a camminare sulla nostra linea del tempo, più consapevoli del prima e del contributo, come individui e come comunità , che possiamo dare al dopo che ci aspetta… ».