«Bisogna trovare al più presto una soluzione per la vertenza Terim e salvaguardare la continuità aziendale, occupazionale e reddituale dei due stabilimenti di Baggiovara di Modena e Rubiera (Re)». A lanciare l’appello è il sindacalista della Fim-Cisl modenese, Alessandro Bonfatti, intervenendo dopo la manifestazione che i lavoratori hanno tenuto venerdì scorso 19 aprile davanti al tribunale di Modena. «I tempi per arrivare a una soluzione sono ormai stretti – spiega Bonfatti – Il 10 maggio è in programma l’udienza sul concordato; concordato complesso, alla luce della mancanza di una proposta sviluppabile di acquisto, visto che sembra sfumato l’interessamento degli egiziani e, a oggi, non si ha notizia di altre realtà interessate a rilevare la Terim. L’assenza di un acquirente – prosegue il sindacalista fimmino – rende difficile la prosecuzione del concordato. Qualora non sia praticabile questa strada, per evitare il rischio del fallimento si ritiene utile un incontro urgente tra le delegazioni sindacali e gli organismi responsabili della procedura». Bonfatti sollecita una soluzione che dia futuro a questa storica azienda modenese, salvaguardi l’occupazione e il reddito, anche con ammortizzatori sociali, dei circa 350 lavoratori; tra l’altro, ricorda il sindacalista Fim, sono numerose le famiglie in cui entrambi i coniugi lavorano in Terim. «La complessa situazione e i nostri intenti sono stati illustrati al Prefetto di Modena in un incontro avvenuto venerdì dopo la manifestazione davanti al tribunale. Consapevoli delle difficoltà, abbiamo ribadito – conclude Alessandro Bonfatti, della Fim-Cisl – che bisogna fare presto e che nessun tentativo può essere tralasciato per difendere i posti di lavoro e il reddito dei dipendenti Terim».