foto IncidentiIn strada ognuno deve fare la propria parte. Comportandosi con attenzione e rispetto nei confronti degli altri utenti, in particolare quelli “deboli”: pedoni, ciclisti, persone anziane. Sono loro il target principale di “A ciascuno il suo”, la nuova campagna di comunicazione della Regione Emilia-Romagna per la sicurezza stradale progettata e realizzata da VoliGroup.

“I dati riferiti all’ultimo decennio raccontano un lavoro enorme fatto in Emilia-Romagna dove, nonostante l’altissimo tasso di motorizzazione, il numero di morti per incidenti stradali si è più che dimezzato – ha ricordato stamani Alfredo Peri, assessore regionale alla Mobilità e Trasporti, alla conferenza stampa di presentazione della campagna – . Un risultato positivo, che pone però questioni aperte, su cui occorre continuare a lavorare, perché sono in gioco vite umane. Mi riferisco all’utenza debole, soprattutto nelle aree urbane”. La nuova campagna “vuole quindi sensibilizzare i cittadini sulla responsabilità – ha sottolineato l’assessore – . Chi ha più potere, deve rispettare chi è più debole. Ognuno di noi, spesso e volentieri nell’arco della stessa giornata, è automobilista, pedone e anche ciclista: non dobbiamo mai dimenticarci, cambiando modalità di trasporto o movimento, del ruolo svolto in precedenza sulla strada”. Peri ha ribadito il lungo lavoro svolto negli anni dalla Regione per la sicurezza stradale, su più livelli: quello formativo-culturale (le campagne, gli interventi nelle scuole realizzati dall’Osservatorio) e quello infrastrutturale, ricordando gli investimenti in programma (opere per 15 milioni di euro, tra risorse nazionali e locali) con il quarto e quinto programma di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS).

“A ciascuno il suo”

Una campagna che punta a sensibilizzare tutti gli utenti della strada sull’osservanza delle regole, invitando ciascuno a fare la propria parte con un messaggio preciso. Per il pedone è “Scegli le strisce!”, che esorta ad attraversare correttamente; per il ciclista è “Fatti notare!”, utilizzando, oltre alle luci, giubbetto o bretelle riflettenti dopo il tramonto e prima dell’alba. Per l’automobilista è “Guida morbido!”, invito esplicito per chi è al volante a rallentare e a cogliere tutti i vantaggi dell’ecodrive. Ma non basta che ognuno faccia la propria parte; occorre che il più forte si prenda cura del più debole. Un messaggio che la campagna promuove attraverso una sorta di “mascotte”, immediatamente riconoscibile: un cuscino, sinonimo di morbidezza (e di cura reciproca) da inserire simbolicamente tra le dinamiche che si istaurano tra gli utenti della strada. I messaggi verranno veicolati, in tutte e nove le province dell’Emilia-Romagna, attraverso bus urbani, manifesti, spot radio e internet. E’ prevista la realizzazione di ciclo-passeggiate e camminate, in cui verranno distribuite t-shirt con il logo della campagna, fascette catarifrangenti e adesivi. E’ online il sito web http://aciascunoilsuo.info/, dedicato alla promozione della campagna; saranno utilizzati Facebook, Twitter, Youtube e Flikr. Ci sarà un video ufficiale della campagna, e un video resoconto finale, un concorso fotografico e la partecipazione a eventi e manifestazioni. Il momento di lancio dell’intera campagna è previsto per il 15 giugno, e riguarderà in particolare la via Emilia. Nel 2013 ricorrono infatti i 2200 anni dalla costruzione di quest’infrastruttura, la più antica e “caratterizzante” dell’Emilia-Romagna. Per l’occasione verranno promossi eventi nelle principali città della regione – con la collaborazione di Fiab, Legambiente, Touring, Trekking Italia – sui temi della campagna. La mascotte sarà ancora una volta il cuscino, che verrà consegnato agli amministratori locali come invito a ribadire il proprio impegno per la sicurezza stradale.

Incidenti, morti e feriti sulle strade dell’Emilia-Romagna

L’Emilia-Romagna ha “centrato” l’obiettivo europeo: nel decennio 2001-2010 il numero di morti per incidenti stradali è più che dimezzato. Si è passati infatti da 813 persone decedute a 401 (a livello nazionale il calo è stato del 42,4%, con 7.096 morti nel 2001 e 3.860 nel 2010 – tab. 1). Diminuiti anche i feriti: i 38.255 del 2001 sono diventati 27.999 nel 2010. Per quanto riguarda il 2011, in regione il quadro delle vittime è rimasto pressoché stabile rispetto all’anno precedente: 400 persone hanno perso la vita, 27.989 sono rimaste ferite. La riduzione della mortalità nell’ultimo decennio non riguarda però in modo omogeneo tutti gli utenti della strada: il calo marcato raggiunto dagli automobilisti non trova riscontro nei ciclisti (tab. 2). Infatti, a partire dal 2001, a fronte di un calo del 56% delle morti tra automobilisti, si assiste a una riduzione del 37% degli incidenti mortali accaduti a pedoni e un -13% relativamente ai ciclisti. Un dato che va sicuramente letto alla luce dell’aumento degli spostamenti in bici, ma che desta comunque preoccupazione, soprattutto per l’effetto disincentivante che può avere sull’uso di questo mezzo di trasporto, virtuoso per ragioni salutistiche e ambientali. Prendendo in considerazione pedoni e ciclisti e andando ad analizzare le fasce di età più a rischio si nota immediatamente una maggior criticità che riguarda le persone oltre i 65 anni (tab. 3). Con questa nuova campagna di comunicazione, la Regione Emilia-Romagna – impegnata da anni per rendere più sicure le infrastrutture, incentivare il trasporto pubblico, le modalità di spostamento più sostenibili ed educare a comportamenti più sicuri – intende affrontare proprio il tema degli utenti “deboli” della strada (e quindi ciclisti, pedoni, anziani). Anche in vista del nuovo traguardo che l’Unione Europea ha posto per il decennio 2011-2020: dimezzare i decessi su strada rispetto al 2010.

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