Si svolgerà venerdì 17 maggio 2013, alle ore 21.00 presso il Teatro del Fiume di Boretto, l’incontro con Giuseppe Gennari, Magistrato del Tribunale di Milano, inserito nella programmazione del Festival “noicontrolemafie”, Ia Festa della Legalità promossa dalla Provincia di Reggio Emilia ed affidata all’organizzazione del Consorzio Oscar Romero, in programma sul territorio provinciale da lunedì 13 a sabato 18 maggio.

Un momento importante, patrocinato dal Comune di Poviglio, per riflettere sui temi della criminalità e del contrasto alle mafie, un fenomeno che purtroppo sempre più da vicino interessa il nostro territorio. All’incontro saranno presenti, oltre a Gennari, anche lo scrittore Antonio Nicaso e il Magistrato Nicola Gratteri: a condurre la serata ci sarà Pierluigi Senatore, caporedattore di Radio Bruno.

La serata sarà l’occasione per presentare il nuovo libro di Gennari, “Le fondamenta della città. Come il Nord Italia ha aperto le porte alla n’drangheta”, edito da Mondadori.

Un monito a guardare sotto una nuova luce la realtà della criminalità organizzata, perché – ci dice Gennari – solo con un’assunzione di responsabilità collettiva potremo estirpare un male che rischia di minare la nostra società: sarebbe un errore pensare che la soluzione di questo problema possa essere delegata a giudici, pubblici ministeri e poliziotti. Un’efficace azione repressiva è, sì, fondamentale, ma non sufficiente, perché “oggi siamo in fondo al precipizio. Sino a quando non vincerà l’idea che il rispetto della legalità, il bene della collettività, la protezione delle generazioni future valgono più degli interessi personali nulla potrà veramente cambiare”.

«Siamo orgogliosi di ospitare questa serata, e tre personalità del calibro di Giuseppe Gennari, Antonio Nicaso e Nicola Gratteri» è il commento del Sindaco di Boretto Massimo Gazza. «Come Amministrazione comunale riteniamo la promozione della cultura della legalità una priorità, soprattutto in un momento come quello attuale, in cui la crisi economica favorisce l’infiltrazione delle mafie anche nel nostro territorio».