casa-campanelloIl triste scenario ormai noto della crisi che divora il reddito delle famiglie, la perdita del lavoro o la cassa integrazione si ripercuotono pesantemente sul settore immobiliare e soprattutto sul condominio dove sono aumentate le morosità nel pagamento delle rate. Adesso con l’entrata in vigore, dal prossimo 18 giugno, della nuova legge di riforma, l’amministratore di condominio è obbligato a rientrare dei mancati incassi emettendo un decreto ingiuntivo nei confronti dei condomini morosi, non appesantendo quindi di ulteriori spese gli altri condomini, come avveniva in precedenza. Infatti se la crisi attanaglia le famiglie, quelle che sono in difficoltà prima di sospendere il pagamento dell’affitto, che comporterebbe il rischio di vedersi intimare uno sfratto per morosità, sospendono prima il pagamento delle rate condominiali perché corrono meno rischi. Nel primo quadrimestre del 2013 i dati confermano l’affermarsi di questo fenomeno in tutt’Italia con ampie percentuali, come emerge da una accurata analisi effettuata da Confabitare – associazione proprietari immobiliari.

In testa alla classifica troviamo Catania un + 32,5 % poi Napoli con + 32% , seguita da Palermo + 30%, Bari +29,5 %, Padova +28,7 % , Venezia + 26,%, Genova + 25%, Cagliari + 24,3 % Firenze + 22,7 % Roma e Milano registrano rispettivamente un +22 ,6 % e un +21,5%, mentre Torino registra un + 20, 5 % e in fondo alla graduatoria Bologna con un + 17%. Questi numeri dimostrano purtroppo l’ampio diffondersi di questo fenomeno, anche se va detto, che sempre più spesso, alcuni condomini approfittando della situazione critica, fanno i “furbetti” e non pagano le rate, in quanto sanno che difficilmente saranno presi provvedimenti nei loro confronti. Ma dopo il 18 giugno le cose cambieranno.