DegustiBo, il marchio di qualità delle eccellenze enogastronomiche bolognesi, ora si apre anche ai turisti e agli appassionati stranieri. Sono online le versioni di www.degustibo.it in lingua inglese e russa. Il portale, inaugurato dalla Provincia di Bologna nel 2010, diventa così una vetrina ancora più potente a disposizione delle aziende del territorio che sono diventate partner della promozione del buon cibo felsineo.

La versione inglese del sito è attiva dal mese di ottobre del 2012, mentre quella in russo è stata resa disponibile recentemente. E’ ora quindi possibile soddisfare la curiosità degli utenti che dall’estero si dimostrano interessati ai prodotti di qualità che la provincia bolognese può offrire. Dall’inizio del 2013 quasi il 15% degli oltre 10.000 visitatori complessivi del portale è stato di lingua straniera.

Degustibo è il bollino rosso di qualità della Provincia di Bologna che promuove i migliori prodotti agroalimentari tipici. La finalità dell’iniziativa è da un lato premiare le aziende che si fanno promotrici dell’eccellenza del territorio e dall’altro essere un punto di riferimento per quanti desiderano assaporare il gusto di prodotti di qualità.

Il marchio viene assegnato a quelle aziende che si impegnano a rispettare le prescrizioni previste dai disciplinari, la cui rispondenza è valutata da una commissione di valutazione, presieduta da Massimo Montanari (docente di storia dell’alimentazione) e composta da esperti del settore. Al momento sono oltre 90 le aziende a marchio suddivise nelle 8 categorie previste: ristoranti, agriturismi, botteghe, macellerie, panetterie e forni, pasta fresca, pasticcerie, ortofrutta.

“In questo grave momento di crisi, con la traduzione in russo e in inglese, – commenta l’assessore provinciale all’Agricoltura Gabriella Montera – vogliamo aiutare il nostro territorio estendendo la conoscenza del paniere di qualità della produzione agricola e della tradizione enogastronomica bolognese, intercettando il sempre più esteso pubblico di interessati alle nostre eccellenze”.