premio-fermi-citta-di-cecinaDue docenti dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia si aggiudicano i Premi “E.Fermi” Città di Cecina per la Divulgazione Scientifica e recentemente anche per le scienze umane: a Stefano Ossicini col suo “L’Universo è fatto di storie non solo di atomi. Breve storia delle truffe scientifiche” (Ed. Neri Pozzi, 2012) il primo premio assoluto, mentre al secondo posto si è classificato Vanni Codeluppi col libro “Ipermondo” (Ed. Laterza, 2012).

E’ di particolare rilievo la circostanza che siano stati proprio due professori dell’Ateneo emiliano, il primo Stefano Ossicini, ordinario di Fisica sperimentale presso il Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria di Reggio Emilia, ed il secondo Vanni Codeluppi, associato di Sociologia dei consumi presso il Dipartimento di Comunicazione ed Economia di Reggio Emilia, ad essere stati selezionati tra oltre 30 autori per il ballottaggio finale, che ha portato la giuria di questo concorso, composta da qualificati esperti e da lettori, a stabilire l’ordine di assegnazione dei premi.

Credo che il fatto che hanno scelto due docenti del nostro Ateneo – commenta il Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prof. Aldo Tomasi – sia un ottimo riconoscimento della qualità della ricerca che vi viene svolta”.

Specificatamente scientifico il volume “L’Universo è fatto di storie non solo di atomi. Breve storia delle truffe scientifiche” di Ossicini, prende in esame i casi di “errore”, talvolta involontari, tal’altra prodotti dalle “falsificazioni”, nella scienza. Una serie di storie avvincenti nel mondo della fisica e della tecnologia avanzata, in cui il desiderio di primeggiare e di raggiungere rapidamente i risultati ha indotto a gravi frodi, scoperte in seguito ad accurate indagini. Insomma alla scoperta delle falsificazioni come in un giallo non privo di colpi di scena.

Negli ultimi anni false scoperte, errori, risultati esagerati sono così aumentati – afferma il prof. Stefano Ossicini dell’Università degli studi di Modena e Regio Emilia – che molti osservatori hanno concluso che non solo i truffatori debbano essere scovati e puniti, ma che la stessa struttura della ricerca scientifica sia da porre sotto indagine. Questo libro narra un secolo di storie controverse, frodi, errori, illusioni prese dal fronte della scienza: dai raggi N alle nanotecnologie, dalla natura della luce ai nuovi elementi chimici, dalle forme dell’acqua alle energie inesauribili. Assistiamo in questi anni all’emergere di una nuova tipologia di fare scienza,. La competizione diventa più spietata, la ricerca più frammentata, sponsorizzata, sempre meno guidata dalla curiosità e dalla ricerca della verità. I conflitti di interesse, finanziari ed etici, aumentano. Ed ecco che nascono, inevitabili, tentazioni devianti. Certo è che i meccanismi di autocorrezione continuano ad essere un tratto distintivo della scienza, ma tutti dobbiamo conoscere come la scienza realmente opera per poter più correttamente giudicare”.

Quello di Vanni Codeluppi “Ipermondo”, invece, è un libro dedicato al biocapitalismo, l’ipermodernità, l’iperconsumo, un libro dunque che attiene alla dimensione della sociologia che è stata introdotta quest’anno nel premio che così si è ampliato alle scienze umane.

Una vita accelerata, una merce in vetrina, in un’ipermetropoli dove sono le marche a plasmare l’identità e il consumo è diventato quasi paradossale. Come fare – si chiede il prof. Vanni Codeluppi dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – a trovare una rotta se il mondo nel quale viviamo promette a tutti felicità e benessere, ma in realtà dispensa soprattutto ansia e insoddisfazione? Se si presenta continuamente sotto l’aspetto di un mondo magico dove le persone possono esaudire qualsiasi desiderio, ma alla fine non produce che frustrazioni?”.

Giunto alla sua dodicesima edizione il Premio “E. Fermi” si svolge con la finalità di arricchire l’offerta formativa scolastica di questo istituto superiore con una serie di attività dirette a diffondere la cultura scientifica, a dare ampia e mai “unilaterale” lettura di ogni evoluzione scientifica, ad educare alla scoperta ed al confronto di idee con spirito libero. Nello stesso l’iniziativa rappresenta un ampio contenitore di eventi culturali che coinvolgono l’intera comunità, che, nel tempo, ha mostrato di apprezzare la quantità e qualità degli interventi. Recentemente l’orizzonte del premio è stato allargato anche dalla partecipazione di opere che trattano delle scienze umane.

STEFANO OSSICINI

Ordinario di Fisica Sperimentale presso il Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, ricercatore associato all’Istituto Nanoscienze del Cnr di Modena, è membro del Consiglio di Amministrazione di UNIMORE. Oltre ad essere autore di più di 150 pubblicazioni scientifiche, ha scritto la commedia Non ho nulla da rimproverarmi: 1911 Stoccolma e dintorni, un’opera teatrale sulla figura di Marie Curie, rappresentata in diverse occasioni, compreso il Festival della Scienza di Genova 2011.

 

VANNI CODELUPPI

Vanni Codeluppi, sociologo, si occupa principalmente di consumi, media e cultura di massa. È docente presso
il Dipartimento reggiano di Comunicazione ed Economia dell’Università di Modena e Reggio Emilia, dove vi è giunto dopo aver insegnato nelle Università di Urbino, Palermo e IULM di Milano. Tra le sue numerose pubblicazioni: Consumo e comunicazione (Franco Angeli 1989); Il potere della marca (Bollati Boringhieri 2001); Che cos’è la moda (Carocci 2002); La vetrinizzazione sociale (Bollati Boringhieri 2007); Il biocapitalismo (Bollati Boringhieri 2008); Il ritorno del medium (Franco Angeli 2011); Stanno uccidendo la tv (Bollati Boringhieri 2011); L’era dello schermo. Convivere con l’invadenza mediatica (Franco Angeli, 2013); Storia della pubblicità italiana (Carocci, 2013).