MEF-Modena“L’interessamento della Ferrari per il Mef può solo essere una buona notizia – afferma Luca Ghelfi, portavoce del Pdl di Modena – considerando la fallimentare gestione di questo primo anno. Certo che questo continuo richiamo al loro intervento appare molto poco dignitoso da chi un anno fa, di fronte ai dubbi di molti in città, e non solo dell’opposizione, sosteneva che il cavallino rampante non fosse essenziale per il Museo. Che fra Maranello e Modena non c’era concorrenza, che erano due offerte differenti. E implacabilmente ecco arrivare il conto: l’offerta modenese non convince.

Senza poi sottovalutare che definendo Ferrari come l’ultima speranza, temo che il Cavallino potrà fare quello che desidera, come la legge di mercato impone, e come giustamente chi deve rispondere di un fatturato ed un budget deve fare. Insomma, dopo aver tanto investito, il mef verrà svenduto perché pensato senza tener conto della realtà.

Si è pensato ad un contenitore senza costruire in contenuto, e soprattutto senza costruire il contorno. Si parlò di percorsi tematici, di rivitalizzazione di un quartiere, e invece c’è un cantiere perpetuo intorno che oltretutto impedirà di vederne dall’alto la struttura. Il Mef non c’è sulle cartine turistiche, la città non lo vede, non lo sente come proprio. MI chiedo: se è stato fatto uno studio del target a cui si rivolge, del possibile afflusso, ma basato su dati reali, non su quello che si immagina. Chi va a Maranello cerca il sogno Ferrari. E cosa trova a Modena di questo, se ci arriva?

Milioni di euro spesi, buona parte del rilancio di Modena turistica ipotecato per dire oggi: dateci una mano perché non siamo capaci. E senza neppure il buon gusto dell’amministrazione di chiedere scusa per aver usato male i soldi dei modenesi, che pagano l’imu, la tares e ora anche la tassa di soggiorno”.