“Volevo controllare se c’erano ancora prostitute in questo tratto di strada”. “Per favore non multatemi, se no la multa arriva a casa l’auto e intestata a mia moglie”. Tra l’imbarazzo generale dei clienti le scuse per evitare la multa da 400 euro (una decina quelle elevate questa notte dai Carabinieri) per essersi fermati a richiedere informazioni sui costi delle prestazioni sessuali a trans e prostitute sono state tra le più varie. Il blitz dei Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia è scattato questa notte nelle strade del sesso ricomprese tra le frazioni Cella e Pieve Modolena dove vige da qualche giorno l’ordinanza comunale che prevede sanzioni sino a 400 euro per le passeggiatrici che hanno comportamenti diretti ad offrire prestazioni sessuali a pagamento, ma soprattutto per i clienti che richiedono informazioni alle ragazze per concordare prestazioni sessuali a pagamento. I Carabinieri hanno fermato professionisti, impiegati ed operai, molti dei quali coniugati, con un’età compresa tra i 70 e i 26 anni, 4 dei quali sanzionati con la multa di 400 euro per essersi fermati ed aver chiesto informazioni sui “costi” delle prestazioni sessuale. Le prostitute controllate, in buona parte di nazionalità rumena e tutte domiciliate a Reggio, sono risultate regolarmente soggiornanti. Oltre ai 4 clienti fermati e multati (un 70enne, due 40enni e un 26enne) i Carabinieri hanno sanzionato con multe da 400 euro (in linea con l’ordinanza del Sindaco) 4 prostitute (tutte rumene) e 2 trans (entrambi ecuadoriani) sorpresi in palese condotta d’adescamento. Durante i controlli sono state fermate e controllate una ventina di prostitute in prevalenza rumene tra cui anche qualche lituana. I “guai” peggiori saranno per il 70enne sanzionato: l’auto è infatti intestata alla moglie che verrà a sapere dell’uscita notturna del marito. In linea alle norme previste il verbale infatti deve essere anche notificato all’obbligato in solido (proprietario della macchina) che nel caso del 70enne è risultata essere la moglie. E visto che le passeggiatrici nonostante i controlli dei Carabinieri e le sanzioni adottate non desistevano i militari dopo ave curato la fase “repressiva” hanno dato il via alla seconda fase di “disturbo economico”. Si sono infatti posizionati nelle aree di sosta delle passeggiatrici con le autovetture in colori d’istituto che avevano in azione il lampeggiante evitando contatti con i clienti. Una notte di “magra” quindi quella appena trascorsa per le prostitute e trans solite stazionare in quella zona che con la loro presenza, oltre al degrado che ne deriva, costituiscono elemento di pericolo e intralcio alla circolazione stradale per “l’ingombro” delle corsie da parte dei clienti in un tratto stradale fortemente trafficato anche da mezzi pesanti quale quello della Via Emilia per Parma. Per questo motivo i controlli continueranno e saranno estesi all’intero tratto della Via Emilia per evitare che i fenomeno si “sposti” e con il fine di debellare in quel tratto il fenomeno.