“Non depotenziamo i rapporti tra le Regioni del Nord Est (Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia) e i paesi trainanti della crescita europea, ovvero Germania, Austria ed Europa centrale”: è questa la richiesta della Conferenza delle Regioni che il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari ha fatto propria con un’interpellanza rivolta al ministro della coesione territoriale Carlo Trigilia e presentata in Senato poco prima della pausa ferragostana. L’interpellanza è stata firmata anche dai senatori delle altre regioni interessate dal provvedimento Mirabelli, Sonego, Pegorer, Russo e Puppato.

La questione è di prospettiva e coinvolge direttamente i nostri territori. L’Emilia-Romagna, così come le altre regioni del Nord Est che storicamente hanno stretti rapporti con i paesi di lingua tedesca e dell’Europa centrale, possono permettersi di abbandonarli in nome di una nuova strategia che guarda ai paesi della ex Jugoslavia, Grecia e Albania comprese? Sarebbe questa una delle conseguenze della decisone della Commissione europea che ha annunciato l’intenzione di smembrare il vecchio programma di cooperazione interregionale denominato South East Europe in due aree, la Danubio (in cui sono comprese, ad esempio, Germania, Austria, Ungheria, Slovacchia, Romania e Bulgaria) e la South East Gateway (composta da Italia, Albania, Grecia e gli stati della ex Jugoslavia). Il Governo italiano sembra adeguarsi a questa nuova prospettiva e sta puntando con decisione verso una strategia economica macroregionale Adriatico-ionica. La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, però, non è d’accordo. Ragioni di geopolitica e di pregressi e consolidati rapporti commerciali fanno propendere per un inserimento delle regioni del Nord Est, la nostra compresa, nell’area danubiana. Di questa necessità si è fatto interprete il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari che, prima della pausa dei lavori ferragostana, ha presentato una interrogazione al ministro della coesione territoriale Carlo Trigilia, firmata insieme ai senatori delle altre regioni interessate dal provvedimento Mirabelli, Sonego, Pegorer, Russo e Puppato. Nel testo si chiede al ministro “se non ritenga che la scelta italiana di puntare in via esclusiva sulla strategia Adriatico-ionica risulti insufficiente a esaurire le potenzialità del Nord est italiano, con il rischio di depotenziare in maniera irreversibile i rapporti tra alcune delle Regioni italiane storicamente più produttive come l’Emilia Romagna e i Paesi trainanti della crescita europea, come, ad esempio, la Germania”. Vaccari chiede, in sostanza, al ministro Trigilia di attivarsi presso la Commissione europea “per far sì che le Regioni del Nord Est d’Italia vengano riagganciate alle strategie di sviluppo dell’area danubiana”.