KalascimaIl tradizionale concerto di Ferragosto conclude giovedì 15 agosto a Reggio Emilia in Piazza Fontanesi, il Festival MUNDUS 2013 con il gruppo musicale e vocale Kalàscima in Santa Maria del Foggiaro, in “Notti Pugliesi”. Quella di Kalàscima è una lettura della musica popolare salentina che concilia le sonorità autoctone con quelle provenienti dalla Calabria, dalla Sicilia, dal Gargano e, non meno, con influenze balcaniche, irish e il klezmer. Un repertorio di musica d’autore eseguito con suoni e strumenti tipicamente popolari e rari come zampogna, ciaramella, launeddas, duduk, low whistle, tamburello, mandolino, irish bouzouki. Il concerto è inserito nella programmazione di Restate del Comune di Reggio Emilia. Inizio concerto ore 21.30, ingresso libero.

MUNDUS è organizzato da Ater – Associazione Teatrale Emilia Romagna, dalla Provincia di Reggio Emilia e da i Comuni di Busana, Carpi, Casalgrande, Correggio, Ligonchio, Ramiseto, Reggio Emilia, Scandiano e gode del sostegno della Regione Emilia Romagna. Quest’anno si avvale della collaborazione con Puglia Sound che, unitamente al Teatro Pubblico Pugliese, sostiene la relizzazione di quattro concerti inseriti in “Notti Pugliesi”, un progetto finanziato dell’Unione Europea e dalla Regione Puglia.

Un suono completamente originale, che si differenzia ed evolve dal sound classico della riproposta popolare, per diventare così internazionale, restando comunque fortemente legato al suono del Sud Italia: Kalàscima nasce con l’intento di creare un nuovo suono popolare, delle nuove alchimie musicali, una nuova ed originale lettura del repertorio popolare del Sud Italia. Un progetto saldamente ancorato alle sonorità popolari ma anche in grado di interpretare un diffuso bisogno di “memoria sociale”.E’ da questo “bisogno di non dimenticare” che nasce Kalàscima. Da quel bisogno di far chiarezza, di rubare dalle braccia dell’oblìo quegli eventi, quelle persone, quei suoni che sono alla base dell’essere salentini e dell’ essere uomini. Da queste premesse, temi fondanti della memoria contadina e operaia salentina diventano parte integrante del repertorio del Laboratorio, insieme alla rilettura dei migliori brani della tradizione salentina che spazia dalle pizziche pizziche alle serenate, dalle tarantelle agli stornelli per un concerto che da subito si trasforma in una festa danzante estrememente coinvolgente. Oltre a questo, “La Rivolta dell’Arneo”, “8 Agosto ’56 – Marcinelle”, “A Guido Rossa”, “Meridionale”, “Bancopoli”, etc, sono solo alcuni dei numerosi brani che rendono Kalàscima una delle formazioni più sensibili alla “memoria sociale”.

La musica popolare non può avere solo una funzione ricreativa, anzi è fondamentale il suo ruolo di “pro-memoria”, la capacità di render noti momenti ed eventi importanti che in caso contrario verrebbero probabilmente ignorati o dimenticati. La ricerca del Laboratorio, oltre che sul fronte storiografico, ha interessato, in più, anche gli strumenti popolari tradizionali. Il concerto dei Kalàscima è l’occasione di fruire del suono di strumenti anche arcaici, rivisitati e modificati, alla luce di testi e musiche d’autore. L’unione di strumenti popolari, alcuni nella loro realizzazione tradizionale, altri frutto delle applicazioni della tecnologia moderna all’evoluzione musicale, appartenenti ad aeree geografiche differenti e distanti, caratterizza e identifica univocamente il suono del Laboratorio Kalàscima. L’unicità di Kalàscima risiede anche nell’assoluta innovatività di una sessione ritmica che prevede un set costituito da Tammorre, tamburelli, doumbek, cajon, irish bodhràn, djambè, tromba degli zingari, daf, darabuka, tar, riqq, cassa a pedale. La sezione corde è affidata a Massimiliano De Marco, il cui set è composto da una serie di chitarre acustiche e classiche, oltre al mandolino.

A questi strumenti, si affiancano le straordinarie sonorità dell’ irish bouzouki. Al virtuoso dell’organetto, Luca “Amelie” Buccarella, sono affidati i mantici dello strumento melodico che caratterizza i repertori di musica popolare del centro e sud italia.

Nella stessa session, si alternano la Zampogna Melodica Laziale, la Ciaramella Lucana, i Doppi Flauti Calabresi, le Launeddas Elettroniche Sarde (5 esemplari esistenti, ad oggi), il Tin Whistle Irlandese, il Friscaletto Siciliano e la Gaita Basca.

La sperimentazione prende nuove forme nel basso elettrico di Riccardo Basile che cura anche gli effetti e la programmazione.

I componenti del laboratorio, sono stabili in alcune fra le maggiori formazioni ed Orchestre Popolari Europee, tra cui l’Orchestra Popolare de “La Notte della Taranta”, la Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, l’Orchestra Pizzicata, l’Orchestra Siciliana. Tali caratteristiche e specificità anno permesso a Kalàscima di essere una delle formazioni con più partecipazioni a Festival Internazionali e nazionali ta cui “La Notte della Taranta Festival” (il Laboratorio partecipa alla rassegna sia nel concertone finale di Melpignano, nell’Orchestra della Notte della Taranta, che nel Festival Itinerante, già da 7 stagioni consecutive). Tra le collaborazioni emergono artisti e gruppi del calibro di l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma (dicembre 2008 , Guadalajara – , Messico, Maggio 2009, Pechino – Cina 2009), Ensemble Notte della Taranta, Buena Vista Social Club, Lucilla Galeazzi, Orlando Mascia, Raffaello Simeoni, Franco Battiato, Après la Classe, Carmen Consoli, Sud Sound System, Giovanni Lindo Ferretti, Francesco De Gregori, Gianna Nannini, Avion Travel, Piero Pelù , Mario Incudine (novembre 2008 , Boston – USA), Nidi d’Arac, Mimmo Epifani, Uccio Aloisi Gruppu, Muzak, Orchestra Coros y Danza de Baza, Carlos Nunez.