spaccio_2I Carabinieri della Compagnia di Sassuolo, unitamente agli Agenti del locale Commissariato di P.S., nel corso della giornata di ieri, hanno eseguito 4 (quattro) fermi emessi dall’A.G. modenese, nei confronti di altrettante persone, resisi responsabili in concorso tra loro del reato di spaccio di sostanze stupefacenti; A.M., 35/enne cittadino egiziano, residente a Sassuolo, G.M., pregiudicato 37/enne di Casalgrande, C.M., pregiudicato 42/enne originario della Sicilia ma residente a Sassuolo, e F.C., pregiudicato 21/enne originario di Napoli ma residente a Sassuolo.

Le attività di indagine, esperite autonomamente da entrambi di organi di polizia, convergevano in determinanti risultati investigativi che permettevano alla locale Autorità Giudiziaria di emettere i provvedimenti in argomento. Gli accertamenti iniziati alla fine del 2012, consentivano di verificare come i predetti gestissero in maniera continuativa l’attività di spaccio. Nel corso di tutta l’attività investigativa sono stati sequestrati complessivamente 46 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, già suddivisa in dosi, nonché materiale da confezionamento ( involucri di plastica e bilancini ). Le dosi di stupefacente erano per lo più cedute, anche a credito, ad acquirenti residenti nel comprensorio ceramico. Uno dei fermati F.C. era già stato tratto in arresto dagli Agenti del Commissariato in servizio motomontato nello scorso mese di luglio, mentre cedeva alcune dosi di cocaina a due tossicomani del luogo. Il medesimo veniva poi giudicato con rito direttissimo presso il Tribunale di Modena e condanno alla pena di due anni di reclusione ( pena sospesa con conseguente scarcerazione ). Per la medesima ipotesi di reato è stato indagato altresì, in stato di libertà, G.M., nato a Palermo, di anni 30, in atto sottoposto a misura cautelare in altro procedimento penale, nonché P.M., di anni 20, per altra ipostesi di reato. Un contributo importante all’indagine è stato fornito dal cane antidroga della locale Polizia Municipale.

I fermati sono stati tradotti da militari ed agenti presso la Casa Circondariale “S. Anna” di Modena a disposizione dell’A.G. procedente.