carabinieri_2001Prima le botte poi le persecuzioni. La fuga della donna coincisa con la fine del matrimonio non ha placato le condotte delittuose del marito che anzi è divenuto un vero e proprio incubo per sua moglie portandolo a macchiarsi di una serie di ulteriori reati per i quali, al termine delle indagini, i Carabinieri della Stazione di Rubiera l’hanno denunciato alla Procura reggiana in ordine al reato di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, percosse ed ingiurie. Lei una 23enne casalinga residente nel reggiano, lui un 34enne abitante in provincia di Varese: sono loro i protagonisti di questa vicenda che narra dell’ennesima vicenda di violenze in famiglia. Sposati nell’agosto del 2011 i due vanno a vivere in provincia d Varese. Dopo la nascita del figlio il comportamento del marito cambia facendosi minaccioso quando non violento. Lo scorso mese di luglio la donna decide di fuggire trasferendosi nel reggiano dove trova ospitalità a casa del fratello. La distanza non mitiga le condotte persecutorie: l’uomo l’ha tempestata di centinaia di sms molti dei quali dai contenuti offensivi tanto da costringere la donna a cambiare numero di telefono. L’altra mattina l’uomo si presenta presso l’abitazione del cognato, dove ha scoperto la moglie essere ospitata, chiedendo di poter vedere il figlio. Dopo aver ottenuto il consenso l’uomo alla vista dei parenti della donna cambia atteggiamento offendendo i presenti sino ad arrivare al contatto fisico con il cognato.

Tra i due nasce una forte colluttazione che solo l’intervento deciso dei Carabinieri di Rubiera, intervenuti su input del 112 allertato dai cittadini, riesce a mitigare. Un intervento che peraltro lascia i segni anche ai militari che riportano lievi contusioni. Il 34enne proveniente da Varese viene quindi condotto in caserma dove al termine degli accertamenti, supportati dalla denuncia presentata dalla moglie e dalle testimonianze raccolte, è stato denunciato alla Procura reggiana in ordine ai citati riferimenti normativi violati.