barometrone del mese di settembre giunge il bilancio meteorologico offerto dall’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

Un mese, quello appena trascorso, che non si distingue per record particolari, ma che stando alle misurazioni dei meteorologi Unimore, ha registrato temperature ben al di sopra della media e precipitazioni ben al di sotto.

La temperatura si è infatti attestata su un valore medio di 21.9°C , decisamente più alto di quello di 20.5°C del periodo 1981-2010, con piogge piuttosto scarse, 21.6 mm, contro la media registrata nel trentennio precedente di 58 mm.

Volendo stilare una classifica, questo settembre 2013 si posiziona al 13° posto come mese più caldo e il 42° più secco dal 1830 ad oggi.

Il giorno più caldo è stato il 9 settembre con una temperatura massima di 30.7°C dato che porta,  ormai definitivamente per il 2013, a 53 il numero dei “giorni caldi”, ovvero superiori ai 30°C. Un anno dunque in linea con le ultime torride stagioni e che, sebbene non conquisti primati si colloca di diritto fra quelli con le estati più calde, considerando che fra il 1830 e il 2000 solo tre estati hanno registrato un maggior numero di giornate oltre i 30°C. Questo dato sembra proprio dare così conferma, stando alle valutazioni offerte dall’Osservatorio Geofisico, che negli ultimi anni le estati oltre che più calde si sono fatte stabilmente più lunghe.

Il giorno più freddo del mese è poi stato proprio l’ultimo, il 30 settembre, con una temperatura minima di 14.1°C e la massima ferma a 16.6°C, dati che portano a dire che è arrivato l’autunno.

E dal  sapore autunnale saranno i prossimi giorni con tipici tratti stagionali per le prime foschie e locali nebbie notturne, anche se il tempo migliorerà. Al momento non sono infatti previste altre piogge, anzi nelle ore centrali delle prossime giornate saranno anche soleggiate, con temperature in linea con la stagione, sui 12-14°C nelle minime e in lieve risalita  sui 20-22°C nelle massime diurne.

La prossima perturbazione sembra poi affacciarsi nel fine settimana.

“Il recente Riassunto del 5° rapporto di Valutazione dell’IPCC, la Commissione Intergovernativa sui Cambiamenti Climatici – ha dichiarato Luca Lombroso meteorologo osservatore dell’Osservatorio Geofisico dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia – valuta ormai del 95% la probabilità che sia l’Uomo a causare il riscaldamento globale e che, senza azioni immediate di forte riduzione dei gas serra, proseguirà  per il secolo in corso e oltre. Il Riscaldamento globale si ripercuote, inevitabilmente, anche a livello locale ed infatti anche le misure modenesi, come più volte detto, evidenziano non solo l’aumento delle temperature ma soprattutto la maggior frequenza di eventi estremi, elementi questi che parlano più di tutti dei cambiamenti climatici in atto.