Paolo-BellentaniSono più di 3.500 le firme raccolte a Modena e provincia nell’ambito della campagna “Se firmi li fermi”, promossa dal sindacato bancari Fiba-Cisl a sostegno della proposta di legge popolare per mettere un tetto massimo alle retribuzioni dei top manager di banche e assicurazioni. «Il successo della nostra campagna conferma che il tema dei super stipendi dei manager è sentito dai cittadini, a maggior ragione in questa fase di crisi – dichiara il segretario provinciale della Fiba-Cisl, Paolo Bellentani – Occorre far vedere che i sacrifici non vengono chiesti solo ai lavoratori delle banche, i quali devono accettare contratti di solidarietà, ferie obbligatorie e tagli di stipendio. Nonostante elementari ragioni di equità impongano che anche i dirigenti devono contribuire al risanamento, ci sono banche che continuano imperterrite a offendere i lavoratori con super elargizioni e bonus ai manager». Il segretario dei bancari Cisl si riferisce al Gruppo Intesa Sanpaolo, che ha recentemente avviato un piano di acquisto di azioni proprie, propedeutico alla distribuzione gratuita al top management di azioni per circa 18 milioni di euro. «Consideriamo queste ulteriori elargizioni per i vertici della banca una vera e propria provocazione nei confronti dei lavoratori di Intesa Sanpaolo, che ogni giorno – afferma Bellentani – dimostrano impegno e professionalità e che meriterebbero almeno analoghe gratificazioni. Continuare a premiare sempre e solo i manager allarga la distanza tra i vertici del Gruppo e i dipendenti, che già hanno dovuto assistere con sconcerto alla notizia dei compensi e della buonuscita erogata all’ex Ceo. Gli sono stati liquidati oltre 7 milioni di euro per 27 mesi di lavoro: una cifra che ancora scandalizza e a cui oggi – conclude il segretario provinciale della Fiba-Cisl – si aggiungono i 18 milioni in azioni distribuite ai top manager».