mef-mostra-grand-prixDomani alle ore 17 presso lo Spazio Eventi del MEF si terrà la presentazione del libro “Campari. EL NEGHER”, di Rino Rao, edito da ASI. L’ingresso all’iniziativa è gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili. Oltre all’autore interverranno alla presentazione Adriana Zini Direttore del Museo, Roberto Loi Presidente dell’ASI, Marco Fazio Responsabile del Centro di Documentazione dell’Alfa Romeo e Andrea Dinolfo, Presidente del CT1 Veicoli Storici.

La penna di Rao ha finalmente risolto un “gap” nella storia delle biografie dei piloti: nessuno prima d’ora aveva mai scritto di Giuseppe Campari e della sua vita dedicata ai motori, prima come meccanico e collaudatore poi come pilota, personaggio estremamente popolare nella sua epoca, in Italia e all’estero. Il libro, un’opera di 400 pagine, offre al lettore la possibilità di immergersi nella gloriosa epopea delle corse d’altri tempi, anche grazie a 300 foto, con una galleria di famosi personaggi dell’epoca e di 230 note per soddisfare le esigenze dei lettori più curiosi.

“Chi era Giuseppe Campari? Fraterno amico di Enzo Ferrari, egli era un uomo di cuore, aperto e leale, ironico, arguto e talvolta istrionico, un artista lirico dalle potenzialità non comuni, un asso del volante fra i massimi protagonisti a cavallo delle due guerre”, sottolinea Rino Rao, autore del libro.

Giuseppe Campari, detto “el negher” per il suo volto annerito al rientro in fabbrica dopo i collaudi, nacque a Graffignana nel 1892, iniziò la sua carriera come meccanico dell’Alfa, dimostrando però subito grandi doti come collaudatore; esordì in gara il 14 maggio del 1911 al volante di un’Alfa 24 Corsa, anch’essa al suo debutto; iniziò così l’ultraventennale e proficua collaborazione con la casa del Portello, che divenne ben presto Alfa Romeo. Solo come i grandi piloti seppe vincere due Mille Miglia, due Gran Premi di Francia, un Gran Premio d’Italia, tre Coppe Acerbo, e tante altre corse meno famose.

All’epoca in cui corse Campari scegliere la carriera di pilota era come votarsi a morte certa; fu per questo probabilmente che per un periodo si dedicò alacremente alla lirica con successo, ma non ce la fece ad abbandonare la pista e il Circuito di Monza ci privò di questo grande personaggio.

Rino Rao, catanese, classe 1939, affascinato fin da piccolo dalle corse, ha praticato in gioventù questo sport ottenendo alcuni brillanti risultati al volante di Fiat 500 e 124 Spider. Dopo quarant’anni di lavoro come avvocato ha coltivato la sua passione per l’automobilismo storico dedicandosi in successione prima alla stesura del volume “La Coppa Etna ed i suoi piloti” per approdare poi alla narrazione su Giuseppe Campari.

Questa presentazione si inserisce nell’ambito di una rassegna dedicata alla valorizzazione della narrativa sull’automobilismo sportivo. Il prossimo appuntamento sarà il 26 ottobre alle 11.30 con la presentazione del libro “La prima corsa di Enzo Ferrari” di Gianpaolo Maini. Seguirà poi sabato 16 novembre alle ore 15.30 la presentazione del volume “Tom Tjaarda. Uno stilista d’oltreoceano”, mentre in dicembre sarà presentato il libro dedicato al centenario dell’azienda Maserati.