ferrovia_treno_modena_sassuoloSulla Ferrovia Modena-Sassuolo i Circoli Legambiente “Chico Mendes” di Formigine e “Vassallo” di Modena, scrivono una lettera all’Assessore Regionale alla Mobilità, al Presidente della Provincia di Modena, all’Agenzia per la Mobilità di Modena, a Ferrovie Emilia Romagna spa e ai Sindaci dei Comuni di Modena, Formigine, Fiorano e Sassuolo. A seguire il testo:

OGGETTO: LINEA FERROVIARIA MODENA – SASSUOLO.

NON BUTTIAMO IL BAMBINO ASSIEME ALL’ACQUA SPORCA: IL SERVIZIO FERROVIARIO VA RILANCIATO, NON SOPPRESSO !

“Dopo i contestati tagli al servizio effettuati nei mesi scorsi, pare che entro la fine dell’anno saranno assunte decisioni sul futuro della linea ferroviaria Modena Sassuolo. Secondo quanto riportato dalla stampa si tratterebbe, nella migliore delle ipotesi, di ulteriore tagli al servizio mentre pare sia sul tavolo addirittura l’ipotesi di soppressione della linea.

Ribadiamo, per l’ennesima volta, la nostra contrarietà ad ulteriori tagli e ridimensionamenti al servizio ferroviario e alla sostituzione di corse con autobus, in quanto questi provvedimenti allontanerebbero gli utenti dal trasporto pubblico costringendoli all’utilizzo dell’automobile con conseguente aumento delle emissioni inquinanti, del traffico e degli accertati danni alla salute ad esso connessi.

Il trasporto pubblico è destinato a diventare il pilastro della mobilità del futuro, in quanto l’automobile sarà ridimensionata dal graduale esaurimento dei combustibili fossili (e dal loro incremento di costi) e dalla necessità di ridurre l’emissione di gas serra e l’inquinamento atmosferico che, lo ricordiamo, crea sul nostro territorio gravi danni alla salute della popolazione.

Tagliare o addirittura sopprimere il servizio ferroviario esistente, che dovrebbe essere la colonna portante del trasporto pubblico, appare quindi una scelta sbagliata, che guarda al passato anzichè al futuro.

Considerare solamente i disservizi e i punti dolenti della linea ferroviaria e individuare la sua soppressione come una soluzione, equivale a “buttare via il bambino insieme all’acqua sporca”.

Bisognerebbe semmai trovare una soluzione alle criticità della linea, che come Legambiente inutilmente denunciamo da anni: treni obsoleti, ritardi e soppressioni non annunciati, disservizi, mancati controlli a bordo treno, tariffe elevate in rapporto alla distanza percorsa, mancato adeguamento con i nuovi titoli di viaggio, problemi nel “trasporto bici al seguito”, interferenze con la viabilità, assenza di politiche di promozione della linea, ecc…

Se nonostante questi problemi l’utenza sul treno c’è – ed è tutt’altro che marginale – si dovrebbe lavorare ed investire per ottenere un aumento degli utenti adeguato alle grandi potenzialità della linea. Questo porterebbe anche ad una maggiore redditività della linea, oltre a importanti vantaggi in termini di riduzione del traffico e degli allarmanti livelli di inquinamento atmosferico.

Chiediamo quindi di dare concretezza e coerenza all’obiettivo, a parole dichiarato da tutte le istituzioni, di spostare la mobilità dall’automobile al trasporto pubblico e prioritariamente su quello ferroviario.

Chiediamo pertanto il rilancio della linea, valutando le soluzioni tecnicamente più idonee ad attirare nuovi utenti e a trasformarla davvero in una “metropolitana di superficie” che sia concorrenziale con l’automobile in quanto a tempi di percorrenza, costi, comodità.

Contestualmente, chiediamo ancora una volta di abbandonare gli inutili, costosi e devastanti progetti di ulteriori autostrade – come la bretella Campogalliano Sassuolo e la Cispadana – che vanno in direzione diametralmente opposta rispetto a tale obiettivo.

Ricordiamo infine che le scelte relative alla linea ferroviaria debbono essere frutto di un percorso partecipato che coinvolga – oltre agli enti locali – anche gli utenti, le associazioni ambientaliste e di consumatori, le forze politiche, sindacali e tutta la società.

Rimanendo in attesa di Vs. risposta, ringraziamo per l’attenzione e inviamo distinti saluti”.

 

(Circolo Legambiente “Chico Mendes” – Formigine, Circolo Legambiente “Vassallo” – Modena)