“La codeterminazione in Germania e le esperienze di partecipazione in Italia”: è il tema al centro di un convegno che si svolgerà a Bologna per due giorni, lunedì e martedì 11 e 12 novembre, presso la Camera del lavoro (via Marconi 67/2, terzo piano, sala Di Vittorio), su iniziativa dell’Ires Emilia-Romagna, della Fondazione Hans Böckler della Confederazione sindacale tedesca Dgb e della Fondazione Friedrich Ebert della Spd. Le attività dell’Ires regionale negli ultimi anni hanno portato spesso a un confronto con la realtà tedesca realizzando una cooperazione abituale con le due Fondazioni della Dgb e della Spd, che oggi approda a questo importante lavoro di approfondimento.

“La crisi, ma anche i processi di globalizzazione più in generale – spiegano i promotori del convegno – sembrano aver avuto un impatto negativo sulle esperienze di partecipazione in tutti e due i paesi. Per questo l’argomento verrà inquadrato, nella giornata di lunedì, in rapporto alla crisi dell’euro, al futuro dell’unione economica e monetaria, al valore della dimensione sociale dell’Unione europea. Verranno approfonditi i temi delle politiche industriali e processi di innovazione, delle relazioni industriali di gruppo ed europee.”

Tra i diversi aspetti interessanti del convegno, uno riguarda in particolare il confronto fra le esperienze di alcuni gruppi tedeschi e le relazioni industriali negli stabilimenti italiani, o per meglio dire emiliano-romagnoli, di questi stessi gruppi. Nella giornata di martedì saranno infatti esaminati da studiosi e sindacalisti tedeschi e italiani, in parallelo, i casi Volkswagen e Lamborghini di Bologna, B. Braun tedesca e di Mirandola del settore biomedicale, Bilfinger tedesca e di Lugo (ex Diemme) del metalmeccanico.

Il convegno sarà occasione anche per un confronto di posizioni sull’argomento tra le confederazioni Cgil, Cisl e Uil. L’iniziativa assume una dimensione nazionale data la presenza di numerosi esperti di primo piano per l’Italia e in Europa, di sindacalisti tedeschi, della Ces-Confederazione europea dei sindacati e per l’Italia di dirigenti di livello nazionale, oltrechè emiliano romagnoli.