bici-rubateA fine settembre erano rimasti vittime del furto di 5 costose biciclette da corsa rubategli dall’interno del garage della loro abitazione di Casalgrande, in Provincia di Reggio Emilia. Per “ricostruirsi” il parco bici hanno navigato su internet cercando l’occasione che hanno trovato su un noto sito di annunci dove venivano messe in vendita due delle loro bici. Si sono quindi rivolti ai Carabinieri di Casalgrande che hanno avviato le dovute indagini al termine delle quali hanno individuato in due coniugi di Reggio Emilia i responsabili dell’e-commerce di costose bici lette rubate. Con l’accusa di ricettazione in concorso i carabinieri della Stazione di Casalgrande hanno denunciato alla Procura reggiana marito e moglie di 27 e 26 anni, entrambi disoccupati e residenti a Reggio Emilia, sequestrando presso la loro abitazione una quindicina di biciclette rubate tra cui due delle cinque sottratte alla coppia di Casalgrande. Costose biciclette ora in disponibilità dei Carabinieri di Casalgrande a cui chi ha subito analoghi furti potrà, denuncia alla mano, presentarsi a Casalgrande dai Carabinieri per le operazioni di riconoscimento e restituzione.

A distanza di poco meno di due mesi dal furto una coppia di Casalgrande l’altro pomeriggio si presentava ai carabinieri di Via Santa Rizza rappresentando che dalle inserzioni di un sito web avevano riconosciuto come proprie due delle cinque biciclette rubategli a settembre, messe in vendita con relative foto. I Carabinieri si immedesimavano negli acquirenti e dopo aver preso appuntamento con l’inserzionista, accertavano che le due biciclette erano state messe in vendita da due coniugi abitanti a Reggio Emilia. La successiva perquisizione presso il domicilio della coppia portava a rinvenire 13 costose biciclette da corsa delle quali due riconosciute e restituite ai derubati di Casalgrande, mentre le ulteriori 11 venivano sequestrate in attesa di restituirle ai derubati che ora i Carabinieri stanno cercando di identificare. Ecco perché chi ha subito furti di bici può presentarti, denuncia alla mano, dai carabinieri di Casalgrande per le operazioni di riconoscimento.

Per i due coniugi di Reggio Emilia scattava quindi la denuncia per ricettazione. Sui due stanno convergendo le indagini dei Carabinieri reggiani nella forte ipotesi che gli stessi rappresentino uno degli anelli della catena della banda delle biciclette che imperversa da alcuni anni in tutto il nord Italia.