Paolo-AccorsiLa Provincia di Modena si conferma terra di Ospedali “a Misura di donna”. A certificare questo risultato, ancora più significativo per un territorio che sta curando le ferite del sisma del 2012, è stata la cerimonia di consegna dei “Bollini rosa” 2014-2015 dell’Osservatorio Nazionale sulla salute della donna (O.N.Da) che si è svolta nei giorni scorsi a Roma presso la sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Policlinico di Modena si è visto confermare il punteggio massimo di 3 bollini, ottenuti ininterrottamente dal 2007, che sono valsi al nosocomio una menzione speciale, risultato ottenuto da soli 12 ospedali in tutto il Paese. Completano il quadro l’Ospedale Ramazzini di Carpi che vede riconfermati i 2 bollini ottenuti nella precedente edizione e l’Ospedale di Sassuolo che ha avuto 1 bollino.

Alla cerimonia erano presenti per l’Azienda USL la dottoressa Cristina Marchesi, Direttore Sanitario e la dottoressa Teresa Pesi Direttore dell’Ospedale di Carpi e di Mirandola che ha tenuto un intervento sul tema “La rinascita dopo il terremoto”. Per l’Azienda Ospedaliero – Universitaria ha partecipato la dottoressa Maria Grazia Lucchi, dell’equipe medica di ostetricia.

“Questi riconoscimenti – hanno commentato il dottor Paolo Accorsi, direttore del Dipartimento di Ostetricia, Ginecologia e Pediatria dell’Azienda Usl di Modena e il prof. Fabio Facchinetti, Direttore della Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia del Policlinico – confermano che la nostra sanità, questo vale per gli ospedali, ma non solo, vanta una vocazione <<al femminile>>, capace tra l’altro di confermarsi nonostante i problemi organizzativi legati al sisma del 2012. Anche in questo caso crediamo sia utile sottolineare che la qualità che ci è stata riconosciuta è il frutto di un lavoro di squadra che coinvolge strutture diverse che operano con l’obiettivo comune di dare la migliore risposta possibile in termini di tutela della salute a tutte le donne, in tutte le fasi della loro vita.”

 

I fiori “rosa” all’occhiello

Tra i punti salienti della “pagella” del Policlinico spiccano il Centro Nascita Naturale, la Medicina della Riproduzione che si occupa, tra l’altro, di preservare la fertilità femminile nelle patologie autoimmuni e oncologiche e la Neonatologia che è stata riconosciuta Centro NIDCAP (acronimo per Newborn Individualized Developmental Care and Assessment Program), metodo che rende i genitori protagonisti dell’assistenza al prematuro con importanti effetti positivi sia a breve che a lungo termine sulla salute dei neonati. In Oncologia una valutazione più che lusinghiera l’ottiene il Centro tumori eredo-familiari della mammella e dell’ovaio dove si studiano le familiarità in un’ottica di prevenzione. In Reumatologia è da segnalare il Centro Benessere Donna per la prevenzione della patologie legate alla menopausa. Infine, la presenza del Punto Amico Senologico permette alle pazienti con diagnosi di tumore al seno di avere a disposizione un’assistenza multispecialistica. Va segnalato che nel 2012, nonostante le enormi difficoltà legate al sisma, l’ospedale ha avviato anche la copertura sulle 24 ore per il parto indolore.

L’Ospedale Ramazzini di Carpi si contraddistingue, tra l’altro, per il Centro di riferimento provinciale di patologia ginecologica – oncologica, per la collaborazione con l’Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale e per il progetto “La rinascita dopo il terremoto” che propone incontri per il sostegno alla popolazione e agli operatori dopo il sisma. Da aprile del 2013 è stato attivato un percorso dedicato all’epidurale, che consente alle gestanti di richiedere la somministrazione dell’analgesia durante il travaglio.

Fiore all’occhiello, infine, dell’Ospedale di Sassuolo è l’ambulatorio di follow-up dei carcinomi tiroidei e quello per la cura dell’osteoporosi grave e secondaria attivi in Endocrinologia.