ospedale-sassuolo-6Arriva in Regione la protesta per il trasferimento da Sassuolo al policlinico di Modena della chirurgia senologica, con contestuale potenziamento di Carpi. Il capogruppo leghista Mauro Manfredini interroga la giunta per sapere “le ragioni di una scelta improvvisa e inaspettata, visto che non è nemmeno contemplata nel piano attuativo locale del 2014”. L’esponente del Carroccio chiede anche “se la giunta, alla luce delle diffuse proteste dei sassolesi, intenda indurre l’Ausl a rivedere la propria decisione”. “Diciamo ‘basta’ ai tagli sulla pelle dei pazienti. Questa è l’ennesima decisione d’imperio, inaspettata, assurda”, che “porterà solo disagi e disservizi” contesta Manfredini che spiega: “C’è malcontento da parte di molte donne, che saranno costrette a spostarsi a Modena con tempi molto più lunghi e con notevoli disagi, soprattutto per le pensione anziane”. “Stiamo parlando di cure gravose. Il presidio di Sassuolo, tra l’altro, serve anche numerosi paese limitrofi. E’ meglio che siano i medici a spostarsi, piuttosto che centinaia di pazienti”. Per questo “la presenza del reparto a Sassuolo è e rimane fondamentale”.
Manfredini propone anche un’ipotesi-‘cuscinetto’. “Se la situazione non dovesse sbloccarsi, vista l’indisponibilità al dialogo della Regione, soprattutto sui temi sanitari, chiediamo almeno che a Sassuolo venga mantenuta aperta la sala operatoria e che sia l’equipe medica a trasferirsi per le operazioni”. Sul tema interviene anche il vicesindaco di Sassuolo Francesco Menani: “Ancora una volta le decisioni piovono dall’alto, senza il minimo coinvolgimento né il dialogo con le istituzioni territoriali e i cittadini. Pretendiamo un confronto e decisioni condivise”.