La domanda di prodotti agricoli di base continuerà ad aumentare significativamente nei prossimi decenni e la previsione è che, al 2050 la domanda di cereali cresca del 45% rispetto al volume attuale e che quella di carni e semi oleosi aumenti di quasi l’80%”. Al VI congresso della Cia Emilia Romagna è stato fatto il punto sulle future necessità alimentari, che vedono sempre più importante il ruolo dell’agricoltura e degli agricoltori.

L’Assemblea ha anche eletto i vertici della CIA regionale, nei quali entra il presidente dell’Organizzazione reggiana Antenore Cervi accanto al presidente confermato Antonio Dosi.

I NUMERI DELLA CIA

La Cia Emilia Romagna associa in tutta la regione 24.000 imprese e coinvolge oltre 60 mila addetti. Nelle 10 sedi provinciali e nei numerosi uffici territoriali lavorano 412 addetti che si occupano dei servizi fiscali e tecnici, nonché di fornire assistenza attraverso il patronato Inac, Istituto nazionale assistenza cittadini. Gli associati alla Confederazione producono una Plv complessiva di oltre 833 milioni di euro.

La Cia è articolata in istituti e organismi di rappresentanza: Agia (Associazione giovani imprenditori agricoli), cioè gli ‘under 40’, Donne in Campo, ovvero la rappresentanza della imprenditrici agricole e l’Associazione pensionati (Anp). Inoltre è attivo Turismo Verde, l’istituto di agriturismo (http://www.turismoverde-emiliaromagna-cia.it/it/) , il portale La spesa in campagna, per chi vuole fare acquisti direttamente in azienda (http://www.laspesaincampagna-emiliaromagna-cia.it/), il web magazine (www.agrimpresaonline.it) , Anabio (l’associazione degli agricoltori biologici) nonché organismi che si occupano di energie alternative, rinnovabili e agroforestali. Infine la Cia è dotata di un efficiente Centro di assistenza fiscale, un Caa (Centro assistenza agricola), la società di credito Asi, e Servizi energetici, società che si occupa di assistenza alle imprese che intendono investire nel campo delle energie rinnovabili.