“A preoccupare è la situazione sul Mar Nero per gli effetti che potrebbe avere sulle spedizioni navali a breve termine, ma nel lungo periodo le attuali tensioni rischiano di far saltare la creazione in Russia, Ucraina e Kazakistan del Comitato cerealicolo del Mar Nero con l’obiettivo di aumentare la quota di questi Paesi nell’esportazione mondiale dei cereali dall’attuale 20 per cento al 30 per cento, grazie non solo a un nuovo istituto di coordinamento, d’informazione che segue la situazione al mercato di cereali, ma anche una struttura logistica più moderna e più competitiva”.

L’imprenditrice reggiana Stefania Bigliardi lancia l’allarme sull’incremento del prezzo mondiale di grano, orzo e mais, schizzato al massimo da inizio anno per effetto delle tensioni in Ucraina, considerata il granaio d’Europa.

Le fluttuazioni dei prezzi delle materie prime agricole sono sempre piu’ condizionate dalle situazioni economiche e sociali internazionali sulle quali si innestano facilmente le speculazioni che si spostano con facilità dai mercati finanziari a quelli dei metalli preziosi come l’oro fino alle materie prime come grano, mais e soia. “Garantire la stabilità dei prezzi in un mercato a domanda rigida come quello alimentare è un obiettivo di interesse pubblico che – continua Stefania Bigliardi – va sostenuto con l’introduzione di interventi di mercato innovativi a livello comunitario, ma anche con investimenti a livello nazionale per sostenere le strutture impegnate a stabilizzare il mercato”.