Carabinieri 01 smallSono stati sorpresi  rubare in un parcheggio posto nelle vicinanze del cimitero della frazione Chiozza di Scandiano dai Carabinieri che con auto civetta erano appostati in borghese nell’ambito dell’attività “cimiteri sicuri” disposta dal Comando Provinciale di Reggio Emilia consistente nell’intensificazione dei controlli per prevenire e contenere gli episodi di microcriminalità correlati ai furti sugli autoveicoli in sosta che solitamente si intensificano in concomitanza con il giorno della commemorazione dei defunti. Con l’accusa di concorso in furto aggravato i Carabinieri di Scandiano ieri pomeriggio hanno arrestato due giovani di 27 e 18 anni nativi e residenti a Reggio Emilia, ristretti al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana. Ieri pomeriggio poco prima delle 17,00 i due ragazzi a bordo di una Golf entravano nel parcheggio di Via Togliatti a Scandiano il deflettore si introduceva all’interno dell’auto asportando dei binocoli. Quindi risaliva sull’auto per allontanarsi con il complice, che lo attendeva nel parcheggio con il motore acceso, venendo però fermati dai Carabinieri che notato il furto con l’auto civetta precludevano la fuga ai due topi d’auto. Dopo le procedure di identificazione i due giovani venivano condotti in caserma dove alla luce della flagranza del reato di furto aggravato in concorso venivano arrestati. Il derubato ignaro dell’accaduto veniva rintracciato dai Carabinieri scandianesi che gli restituivano i binocoli sottratti. La posizione dei due giovani è al vaglio in relazione ad analoghi furti compiuti sempre ieri a Scandiano su alcune auto in sosta nei parcheggi posti nelle vicinanze dei cimiteri del paese.  Fermo restando che la mirata attività  di controllo proseguirà anche nei prossimi giorni i Carabinieri reggiani invitano i cittadini ad evitare di lasciare sulle auto in sosta borsette, valori e comunque tutto quanto possa essere di interesse ai ladri e soprattutto segnalare al 112 ogni situazione o movimento sospetto in modo tale da garantire ai interventi repressivi che come il caso in esame hanno permesso di assicurare alla giustizia due ladri ed evitare il compimento di altri furti.