conserva_pomodoro«È inaccettabile una decurtazione del prezzo dell’8 per cento rispetto all’anno scorso e per di più aggravata dall’inversione in termini peggiorativi dei parametri qualitativi. Con l’accordo chiuso a 85,20 euro a tonnellata – commenta preoccupato il presidente della sezione di prodotto Pomodoro da Industria di Confagricoltura Emilia-Romagna, Giovanni Lambertini – la parte agricola non coprirà neanche i costi di produzione e si farà carico, in toto, dell’eventuale perdita di reddito dell’Industria annunciata in fase di trattativa. Così le inefficienze della filiera graveranno ancora una volta sulla produzione primaria».

Il tavolo per la contrattazione del pomodoro da Industria del Nord, tra Industrie di trasformazione e Organizzazioni di produttori, ha trovato un accordo sul prezzo ieri sera. Gli 85,20 euro a tonnellata, franco campo, varranno con una produzione compresa tra 2.350.000 e 2.550.000 tonnellate: al di sotto dei 2.350.000 si aggiungerà 0,05 euro/tonnellata sino ad un massimo di 3 euro, ogni 5mila tonnellate mentre al di sopra dei 2.550.000 si toglierà 0.05 euro a tonnellata sino ad un massimo di 3 euro ogni 5mila tonnellate in eccesso.

«La penalità imposta dal ‘range’ di produzione – aggiunge Lambertini – significa una sola cosa: che non è stata fatta la programmazione delle superfici richiesta dagli agricoltori. Peccato, dovrebbe spettare proprio alle Organizzazioni di Prodotto – e conclude – programmare la campagna con l’obiettivo di assicurare la massima redditività agli associati».