regioIl mese di maggio ha segnato una tappa importante nella lotta al gioco d’azzardo patologico per l’Emilia Romagna . La commissione Salute e Politiche Sociali della Regione, presieduta da Paolo Zoffoli,  ha dato il via libera a due risoluzioni, proposte rispettivamente dal gruppo M5s e dal Pd, finalizzate a rafforzare le misure di contrasto alla ludopatia.

Nel dettaglio, la risoluzione dei ‘pentastellati’ approvata dalla Giunta Regionale prevede “la diminuzione dell’aliquota Irap per gli esercenti che conseguono il marchio ‘Slot freE-R’, e un aumento dell’imposta per gli esercizi commerciali in cui risultassero installati gli apparecchi da gioco”. Uno dei punti chiave della risoluzione è, infine, la richiesta dell’introduzione definitiva nei Livelli essenziali di assistenza del trattamento delle dipendenze patologiche dal gioco d’azzardo.

Il testo presentato dal Partito Democratica impegna, invece, la Giunta Regionale a rafforzare l’impegno sociale e governativo nei confronti degli Enti locali rispetto agli strumenti per combattere le dipendenze patologiche. Nello specifico, la Giunta dovrà “intervenire rapidamente sulla legge regionale, disciplinando in particolare la materia relativa alle distanze delle sale slot dai luoghi sensibili e dare immediata attivazione a priorità e premialità per gli esercizi che scelgono di non installare le apparecchiature per il gioco”.

L’impegno della Giunta Regionale e della minoranza rientra in un quadro globale di strategie finalizzate alla regolamentazione del gioco d’azzardo, iniziato lo scorso mese di dicembre con l’approvazione del Testo Giochi all’interno della Legge di Stabilità 2016. Il primo effetto sul settore di questa nuova normativa è stato la diminuzione dei locali e delle sale da gioco in cui sono installate slot machine (-6,3% in tutto il Paese), che sta interessando soprattutto Regioni come l’Emilia Romagna in cui sono in vigore leggi e regolamentazioni antislot.

Secondo quanto riporta il blog specializzato Giochidislots.com, all’interno di un report dedicato agli effetti della Legge di Stabilità sul settore dei Giochi, in Lombardia si è registrato un calo dell’8,7% (da 14.700 a 13.400 esercizi), in Friuli del 6,9%, in Veneto e Trentino del 5,6. Il Piemonte e la Valle d’Aosta hanno perso il 5,5% delle sale, la Liguria e l’Emilia Romagna il 5%.

Valentina Ravaioli, consigliera del Partito Democratico e una delle prime firmatarie della risoluzione , ha presentato lo scorso mese un’indagine con i dati relativi ai casi patologici in Emilia Romagna, dalla quale è emerso che “sono stati 1.300 i soggetti con patologie collegate alla dipendenza dal gioco in carico ai circa 40 punti di accoglienza e trattamento regionali e nel periodo 2010-14 l’utenza Sert ha registrato un incremento del 120%”. Proprio questo aumento ha portato il gruppo PD e il Movimento 5 Stelle ad esercitare pressioni sulla Giunta Regionale in modo da rendere ancora più tutelativa nei confronti dei consumatori la Legge regionale 5/2013, finalizzata al contrasto, prevenzione e riduzione del rischio della dipendenza da gioco d’azzardo patologico nella nostra Regione.