Tamara-Calzolari“I dati diffusi in questi giorni dall’Assessore Cavazza sulla ripresa delle domande ai nidi del Comune di Modena ci paiono un segnale indicativo e confortante. Le famiglie modenesi,nonostante la crisi, hanno ancora bisogno di un servizio qualificato come quello offerto dal Comune e testimoniano il gradimento verso la qualità dell’attività prestata a servizio dei cittadini nelle strutture educative.

Come Cgil  riteniamo, quindi, importante non disperdere il patrimonio di esperienza maturato e salvaguardare e valorizzare le professionalità e il modello organizzativo che da sempre denota la nostra offerta educativa.

Anche se non possiamo vantare un brand conosciuto nel mondo come quello di Reggio Children, indubbiamente pensiamo che i cittadini modenesi debbano andare fieri del loro loro sistema educativo.

Per questo vogliamo continuare , con le altre organizzazioni sindacali, un importante confronto con l’Amministrazione comunale per difendere il nostro sistema educativo ed adattarlo in modo utile alle esigenze dei cittadini .

Per la Cgil  questo significa in primo luogo partire dalla qualità del lavoro.

E’ indubbio infatti che “lavoro di qualità significhi servizio di qualità”, quando la qualità del servizio si basa sostanzialmente sulla prestazione degli operatori.

Abbiamo più volte contestato la scelta di trasferire nuove scuole alla Fondazione Cresci@mo e rimaniamo convinti che non  sia uno strumento utile per  preservare quella quota di gestione diretta del  pubblico essenziale nel sistema educativo.

Oggi possiamo dire le nostre posizioni sono  state più che ragionevoli.

Infatti  la motivazione sempre addotta a fondamento di questa  scelta, vale a dire il vincolo del turn over al 25%, è stato  superato dalle decisioni del Governo attraverso il Decreto Enti locali recentemente approvato.

Lo stesso Governo, infatti, ha dovuto riconoscere la necessità di provvedere alle assunzioni quale requisito imprescindibile al mantenimento della scuola pubblica, decretando una campagna straordinaria di stabilizzazione del personale educativo.

Siccome “errare è umano, ma perseverare è diabolico”, auspichiamo che l’amministrazione cambi rotta e ascolti le proposte sindacali nel proseguo del confronto rispetto alle modalità organizzative e contrattuali che riguardano i servizi educativi svolti dalla Fondazione Cresci@mo e direttamente dal Comune.

Riteniamo, infatti, indispensabile garantire omogeneità delle modalità offerte ai cittadini modenesi, anche attraverso l’omogeneità delle condizioni dei lavoratori  per mantenere la qualità di cui siamo orgogliosi e i diritti dei lavoratori coinvolti”.

(Tamara Calzolari- Segreteria CGIL Modena)