cassonetti_rifiutiRiduzione del 50% sulla parte variabile della tassa rifiuti (Tari) per famiglie a basso reddito con un anziano, o con cinque membri: sono le nuove agevolazioni decise ieri sera dal Consiglio comunale, in aggiunta a quelle già approvate l’estate scorsa, quando fu evitato un rincaro dell’11,5 per cento.

«Queste ulteriori modifiche al Regolamento per l’applicazione della Tari – spiega il sindaco Alessio Mammi – sono frutto di un costruttivo dialogo con i sindacati: infatti la decisione della Giunta di portare in Consiglio questi nuovi sgravi, deriva da una loro proposta, che riguarda potenzialmente 2.500 nuclei: tante sono infatti le famiglie scandianesi con almeno una persona oltre i 65 anni. Si tratta di una ulteriore forma di attenzione e sensibilità. Resta comunque a disposizione un fondo sociale per chi non rientra in questi requisiti. E sulla Tari non ci fermiamo qui: come avevo detto presentando il bilancio, stiamo lavorando con Iren per rendere più “intelligenti” le isole ecologiche, che saranno informatizzate per introdurre, a inizio 2017, la “raccolta premiata”, ossia il conferimento di certi rifiuti in cambio di punti che diventeranno euro detraibili dalla bolletta Tari».

I nuovi provvedimenti, approvati all’unanimità, si sommano quindi alle riduzioni decise nella seduta di fine luglio: oltre a venire confermate le vigenti, fu ripristinata quella per i possessori di compostiere e introdotto, a partire dal 2017, uno sconto del 50% sulla parte variabile per bar e tabaccherie senza slot-machine.

Soddisfazione è stata espressa dai rappresentanti sindacali: « Apprezziamo e condividiamo la decisione – dice Giuseppe Bedeschi, responsabile Spi-Cgil del distretto di Scandiano, anche a nome del collega Arturo Bonacorsi, responsabile Fnp-Cisl – perché questa era stata una delle nostre richieste quando i sindacati dei pensionati hanno incontrato il Sindaco in vista del bilancio comunale.

Accogliamo quindi favorevolmente la decisione della Giunta e del Consiglio di ridurre la Tari per gli anziani e famiglie numerose con redditi bassi».