Massima garanzia per l’ambiente e la salute della popolazione e rigoroso rispetto delle norme di legge a tutela della trasparenza e della partecipazione dei cittadini. Con queste motivazioni la Giunta regionale, nella seduta di oggi, ha dato via libera alla sopraelevazione, a Imola, dell’impianto “Tre Monti” per la raccolta dei rifiuti, recependo così l’esito favorevole della procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via) avviata nell’agosto 2015. La decisione, arrivata al termine di un lungo percorso amministrativo, autorizza lo stoccaggio fino a una capacità di 375 mila tonnellate.

“La valutazione di impatto sulla discarica– sottolinea l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo– rappresenta la massima garanzia a tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente e si è svolta all’insegna della trasparenza e legalità. Non si è mai chiusa la porta all’ascolto delle istanze dei singoli e delle associazioni. Partecipazione però significa anche accettazione e rispetto delle regole e delle procedure. La Conferenza dei servizi ha approfondito con attenzione ogni elemento, lo stesso rigore adottato anche nell’assunzione delle scelte, sulla base di dati tecnici e scientifici attendibili”.

L’iter amministrativo.

Nell’ambito della procedura di Via sono state presentate 14 osservazioni da parte di singoli cittadini ed associazioni e nel novembre 2015 si è inoltre svolta un’istruttoria pubblica aperta alla cittadinanza. Sempre oggi, in mattinata, l’assessore Gazzolo ha incontrato in Regione una delegazione di ambientalisti, spiegando le motivazioni della scelta della Giunta.

“È noto- spiega Gazzolo- che la Tre Monti è una delle poche discariche previste dal Piano regionale dei rifiuti: intendiamo questa modalità come la forma residuale nella gestione dei rifiuti. Abbiamo già raggiunto l’obiettivo europeo di riduzione dei conferimenti in discarica al 10% entro il 2030, con 15 anni di anticipo, e adesso puntiamo al 5% entro il 2020. Di questo dovremmo andare tutti fieri”.

L’assessore ha sottolineato poi come le questioni ambientali non possano essere affrontate in un’ottica di strumentalizzazione e propaganda politica. “Serve serietà. Ascoltare, approfondire, verificare. E, infine, decidere, guidati dalle conoscenze tecniche e scientifiche. Questo- chiude Gazzolo- è il metodo che guida l’azione amministrativa della Regione”.