A seguito attività di controllo del territorio, una pattuglia della Stazione Carabinieri Forestali di Gualtieri ha riscontrato nell’area cortiliva di una struttura ad uso agricolo-zootecnico ubicata nelle campagne del comune di Poviglio, la presenza di rifiuti speciali non pericolosi provenienti da attività di costruzione e demolizione, sparsi sul terreno, ed un grosso cumulo di effluenti di allevamento, letame bovino unito ad ammendante vegetale, direttamente depositato sul terreno “nudo”.

Da appositi rilievi eseguiti dai carabinieri forestali della stazione di Gualtieri con GPS palmare, il cumulo di effluenti di allevamento, unito all’ammendante vegetale, è stato stimato in circa 3.548 mc pari a 887 tonnellate. La proprietà della superficie ad uso agricolo, interessata ai predetti depositi, è risultata essere intestata a un’azienda di Castelnovo Sotto che l’aveva data in affitto a un agricoltore 55enne ora finito nei guai non essendo stato in grado di fornire la necessaria comunicazione di spandimento effluenti di allevamento da inoltrare ad ARPAE, competente per territorio, né a mostrare alcun documento giustificativo sulla provenienza del letame di origine bovina né sulla provenienza dei rifiuti edili sparsi sul terreno. Dall’esame della documentazione i carabinieri forestali della stazione di Gualtieri hanno inoltre appurato che l’agricoltore affermava, in atto pubblico, di avere il consenso dei proprietari, per tale utilizzo dei terreni circostanza che è risultata essere falsa.

Alla luce di quanto emerso i Carabinieri Forestali di Gualtieri hanno denunciato il 55enne per i reati di falsità ideologica commessa dal privato, attività di raccolta, trasporto, recupero e/o smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi derivanti da attività edili in assenza della prescritta autorizzazione e utilizzazione agronomica di effluenti di allevamento, provenienti da aziende agricole – zootecniche presumibilmente di origine bovina, senza il rispetto delle procedure previste dalle normative vigenti. L’agricoltore finito nei guai ora dovrà, entro quattro mesi, utilizzare effettivamente, a fini agronomici, gli effluenti di allevamento presenti previa comunicazione, all’Autorità Competente (ARPAE SAC di Reggio Emilia) del riutilizzo agronomico degli effluenti ai sensi della R.R. 1/2011 e R.R. 1/2016, in linea con le prescrizioni ambientali impartitegli dai Carabinieri Forestali di Gualtieri nel corso delle attività.