Foto: Google Maps

I ponti e i cavalcavia del territorio del Comune di Modena sono considerati sicuri dai tecnici, sulla base del programma di monitoraggio e interventi di manutenzione sviluppato negli ultimi anni. Nella relazione inviata al Ministero delle Infrastrutture entro il termine del 1 settembre, inoltre, si ricordano i lavori più recenti realizzati, per un valore complessivo di 880 mila euro, e gli impegni già definiti (la gara è in corso di pubblicazione) per 740 mila euro, ma anche il programma pluriennale su queste infrastrutture (43 in totale) che è già impostato e richiede ulteriori risorse per 8 milioni e 870 mila euro.

“Come ha già fatto la Provincia, anche il Comune di Modena ha risposto al Ministero nei tempi previsti dalla richiesta avanzata dopo il crollo del ponte Morandi – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Giulio Guerzoni – e ora ci aspettiamo che il Governo ci assicuri le risorse per intervenire, il nostro Piano prevede investimenti per quasi nove milioni di euro. Ma il Governo ha anche il dovere di informare, con altrettanta rapidità, come ha già chiesto il presidente Muzzarelli, gli enti locali e i cittadini sulle condizioni di ponti e infrastrutture di competenza statale che sono sul nostro territorio. Abbiamo diritto di saperlo”.

Nella lettera inviata al Ministero si ricordano, in particolare, gli interventi realizzati proprio questa estate con la sostituzione dei giunti di dilatazione al cavalcaferrovia di via Ciro Menotti e al cavalcatangenziale Pirandello, all’uscita 15 in direzione autostrada, mentre la gara in pubblicazione prevede lavori di manutenzione su ponti e cavalcavia che si svolgeranno nei prossimi mesi. Tra questi anche la sostituzione dei giunti di dilatazione sul cavalcavia Mazzoni.

Per ognuna delle 43 infrastrutture monitorate periodicamente (da oltre un anno nel settore Lavori pubblici è attivo un gruppo di lavoro, composto da un ingegnere e quattro geometri, che effettua costantemente rilievi fotografici e prove tecniche per programmare eventuali interventi) sono previsti lavori di manutenzione la cui somma, appunto, sfiora i nove milioni di euro: dalla revisione del sistema di scolo delle acque piovane ai trattamenti delle strutture in calcestruzzo con vernici elastiche protettive, dal ripristino di tratti ammalorati delle strutture al rifacimento della pavimentazione, fino al trattamento di ferri scoperti o al consolidamento di spalle fessurate.