Gli interventi di piantumazione si svolgeranno a partire dal mese di luglio, in base anche all’andamento climatico, ma è già iniziato l’allestimento dell’area del cantiere. E’ stato aggiudicato in via definitiva, infatti, l’appalto per l’intervento di rimboschimento, dal valore complessivo di 450 mila euro, che riguarda l’area di Vaciglio – Morane, a Modena. Il bosco urbano che sorgerà accanto al nuovo comparto residenziale sarà costituito da circa 8 mila piante di alto e basso fusto e si svilupperà in continuità con l’area boschiva già esistente in via Tignale del Garda.

L’appalto è stato assegnato dal Comune al raggruppamento temporaneo di imprese costituito dalla società Cav Emilio Giovetti di Modena e da Bioverde servizi srl di San Cesario sul Panaro.

Il bosco sarà caratterizzato da essenze arboree autoctone tipiche da forestazione che si alterneranno ad altre specie che consentano di graduare le tonalità di colore nelle diverse stagioni. Previste anche piantine più piccole, cespugli e siepi per creare una barriera fisica verso la tangenziale e le altre infrastrutture stradali. Il tutto sarà corredato da un impianto di irrigazione sia interrato che fuori terra, che attingerà l’acqua di irrigazione da un pozzo comunale di nuova costruzione a servizio del comparto.

La decisione di indirizzare la destinazione di quell’area, acquisita gratuitamente dal Comune in seguito all’Accordo stipulato nel 2011, a bosco urbano era stata presa dal Consiglio comunale lo scorso anno attraverso l’approvazione di una delibera con la quale si ribadiva anche la volontà di non sfruttare l’ulteriore potenzialità edificatoria dell’area nella quale avrebbero potuto essere realizzati ulteriori alloggi o strutture per attrezzature e servizi.

Delle 8 mila piante previste circa la metà sono ad alto fusto. Le siepi saranno composte da cinque tipi di essenze che si rimodulano in continuità per tutta la lunghezza, per una altezza massima di circa 3 metri.

L’impianto di irrigazione previsto, realizzato in modo da supplire ai periodi sempre più frequenti di forte siccità estiva, è di tipo interrato goccia a goccia con sensore di pioggia, baffi fuori terra e due gocciolatoi ad albero. Le siepi e i cespugli verranno irrigati mediante anello gocciolante fuori terra.

L’accessibilità e la fruibilità dell’area piantumata vengono garantite attraverso la realizzazione di stradelli in ghiaia.

L’inserimento del bosco urbano in quella zona, aumentandone la biodiversità, contribuisce a disegnare la trama del paesaggio di margine, configurandosi quale connessione ecologica e percettiva tra il bosco urbano esistente e il territorio rurale. Di fatto, si estende e si completa un sistema di verde che penetra fino al centro storico senza soluzione di continuità, seppur mutando struttura, disegno e funzione.