Su un sito di annunci aveva pubblicato la vendita di una giacca da motociclista che commercializzava a 200 euro. Conclusa la cessione, anziché intascare i soldi si è visto prosciugare il conto per oltre 2.000 euro grazie all’espediente del vaglia online. L’operazione era infatti possibile solo attraverso il bancomat inserendo un codice fornito dall’acquirente.

In contatto telefonico con il truffatore il malcapitato 34enne di Cavriago terminata l’operazione anziché ricevere i 200 euro si è ritrovato in mano una ricevuta dalla quale emergeva che con il suo bancomat aveva ricaricato, per 200 euro, una carta prepagata. Rassicurato dall’interlocutore che ammetteva l’errore veniva invitato a ripetere la stessa operazione cosa che faceva per ben 14 volte vedendosi addebitare l’intero plafond giornaliero della sua carta bancomat ben 2.250 euro. A questo punto non riceveva più alcuna rassicurazione avendo il falso acquirente chiuso la conversazione. Materializzato di essere rimasto vittima di una truffa il 34enne si rivolgeva ai carabinieri della stazione di Cavriago formalizzando la relativa denuncia per truffa. I carabinieri di Cavriago raccolta la denuncia avviavano le indagini.

Dopo una serie di riscontri tra l’utenza telefonica dove veniva intavolata la trattativa e dove venivano date le indicazioni per il prelievo del contante a mezzo vaglia online, la carta prepagata dove erano stati versati i soldi i carabinieri catalizzavano le attenzioni investigative sugli odierni indagati, un 19enne bresciano e una 34enne di Milano, con a carico specifici precedenti di polizia, nei confronti dei quali venivano acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di truffa in concorso per la cui ipotesi di reato venivano denunciati.