Uno sportello in università contro le discriminazioni e la violenza di genere, uno spazio a cui rivolgersi per il contrasto alle molestie sessuali dentro e fuori la comunità accademica, per fare rete e facilitare l’accesso all’assistenza sociosanitaria e il contatto con le organizzazioni e le associazioni con esperienza e sensibilità storica sul territorio: dal centro antiviolenza alle associazioni che si occupano  di sieropositività, passando per i consultori, i collettivi e le case della salute. Apre lo spazio della “MALAConsilia” Consultoria Studentesca autogestita all’università di Bologna, un progetto che ha trovato una casa a Filippo Re in collaborazione con l’Alma Mater.

“Prevenzione, cultura del consenso, del piacere e del desiderio, sensibilizzazione sulle tematiche legate al corpo e alla salute, punto di riferimento per le lotte femministe in Università ed in città: questo abbiamo creato in tre anni di lavoro attraverso seminari con ospiti di rilevanza nazionale e internazionale, autoformazioni, attività di autocoscienza e di self-help”, così dichiara Noemi Di Iorio, una delle attiviste del collettivo.

Con alle spalle un percorso consolidatosi tre anni fa sull’onda delle mobilitazioni femministe globali di Non Una Di Meno, il collettivo La Mala Educación apre le porte del nuovo spazio “LA(b) DERIVA” per una tre giorni di inaugurazione (il 9, 10 e 11 ottobre) al complesso di Filippo Re 2/2, dove ha sede la consultoria.

Dopo un primo partecipatissimo giorno di discussione sulle produzioni pornografiche femministe con il progetto Inside Porn, ieri è stato proiettato il documentario autoprodotto “Le ragazze dello Zoo di Bologna”, lungometraggio che racconta la storia del progetto attraverso le voci del movimento femminista ed LGBTQIA+ bolognese.

“Abbiamo cominciato con un’inchiesta in cui denunciavamo la presenza di molestie e discriminazioni tra i banchi universitari, casi che coinvolgono tutta la comunità accademica e che seguiamo anche personalmente giorno dopo giorno con chi viene a segnalare allo sportello ogni martedì dalle 12:00 alle 14:00. Oggi alziamo il tiro e chiediamo all’Università un impegno concreto, a partire dalla proposta a cui stiamo lavorando per un nuovo Regolamento contro le molestie”, dichiara Eleonora, attivista che ha curato la prima inchiesta sulle violenze di genere in Università.

I dati che ne emergono infatti sono allarmanti: il 26% del campione è stato costretto a rinunciare alle cure mediche per le difficoltà legate all’accesso, il 30% ha incontrato discriminazioni di genere direttamente nei materiali didattici, più di metà del campione ha subito o assistito a discriminazioni e molestie in Università. Da questo e da tanto altro, vuole ripartire la Consultoria, approfittando del momento di inaugurazione del nuovo spazio per far conoscere sempre più largamente le sue attività, il cui ultimo appuntamento è stasera sempre in via Filippo Re, per la mostra fotografica “Ahora a qui estamos” e una festa di inaugurazione con una dj della Collettiva Elettronika per immaginare nuove forme di socialità femminista a partire dall’Università.