Ha pubblicato una inserzione sul web per vendere la sua collezione di Tex a un prezzo di 250 euro. E’ stato contattato da una sedicente acquirente che oltre a mostrarsi molto interessata all’acquisto si è detta disponibile ad effettuare immediatamente il saldo. L’unica richiesta avanzata dall’acquirente è stata relativa al metodo di pagamento, concordato con  ricarica del conto attraverso l’utilizzo del bancomat, operazione possibile solo attraverso l’inserimento di un codice fornito dal cedente. In contatto telefonico con l’acquirente il malcapitato, un 70enne reggiano, su indicazioni effettuava l’operazione ma anziché ritrovarsi accreditati i 250 euro si vedeva il conto svuotato per complessivi 931 euro.

A questo punto non riceveva più alcuna indicazione avendo la falsa acquirente chiuso la conversazione. Materializzato di essere rimasto vittima di una truffa il 70enne si rivolgeva ai carabinieri della stazione di Reggio Emilia Santa Croce formalizzando la relativa denuncia. I militari, raccolta la denuncia, avviavano le indagini. Dopo una serie di riscontri tra l’utenza telefonica dove veniva intavolata la trattativa e la carta prepagata dove erano stati versati i soldi, i carabinieri catalizzavano le attenzioni investigative sull’odierna indagata, una 19enne di Segrate con a carico specifici precedenti di polizia, nei confronti della quale venivano acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di truffa per la cui ipotesi di reato veniva denunciata.