I fatti risalgono al 17 dicembre scorso: sono circa le 9.00 del mattino, quando un uomo con un coltello da cucina minaccia la commessa della profumeria Vaccari in largo Garibaldi, la spintona a terra, si fa consegnare le chiavi, si chiude in negozio con lei, la imbavaglia e la lega con la sua stessa sciarpa.

Svuota quindi la cassa, circa 2000 euro in contanti, si appropria del portafogli della vittima e riempie due borsoni con svariati articoli di profumeria per un valore di circa 8000 euro.

Solo il suono del campanello da parte di un cliente, che vuole entrare in negozio, lo distoglie dall’intento di abusare della ragazza. Assicuratosi il via libera, prende il bottino e si dà alla fuga.

E qui interviene la Polizia che si mette immediatamente sulle tracce del rapinatore. Il primo fondamentale contributo alle ricerche è dato della Polizia Scientifica: un minuzioso lavoro di squadra e accurati rilievi tecnici sulla scena del crimine permettono infatti di evidenziare due impronte, quella del mignolo e dell’anulare della mano destra, sul retro del computer della cassa, che nella foga il rapinatore aveva afferrato e spostato dalla propria sede e su una scaletta dove aveva messo a sedere la vittima. Lavoro estremamente complesso se si pensa a quante impronte digitali possono sovrapporsi le une alle altre su scaffali ed oggetti all’interno di una attività commerciale. La comparazione delle impronte rilevate con quelle registrate in banca dati e la successiva individuazione fotografica del rapinatore da parte della vittima forniscono l’identikit dell’uomo: un 34enne nigeriano pregiudicato, in Italia senza fissa dimora ed irregolare sul territorio nazionale, ritenuto responsabile anche di un’altra rapina, commessa il 16 dicembre scorso, ai danni di una dipendente di un discount in via Vignolese.

Dopo giorni di incessanti ricerche, senza soluzione di continuità, durante le quali gli investigatori della Squadra Mobile, la cui attività è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Modena, non si sono mai dati per vinti, finalmente nel pomeriggio di ieri, dopo un primo tentativo andato a vuoto presso uno stabile in via Pancaldi, sono riusciti a rintracciarlo in via Paolo Ferrari.

Per lui è scattato l’arresto in esecuzione della misura cautelare in carcere emessa dal G.I.P del Tribunale di Modena.

Il nigeriano, indagato per i reati di rapina, sequestro di persona e tentata violenza sessuale, al termine delle incombenze di rito, è stato associato alla locale Casa Circondariale a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente.