Tra il novembre del 2011 e il maggio del 2016 si è reso responsabile di una serie di reati  che spaziano dalla rapina ai furto, passando per la ricettazione, resistenza a pubblici ufficiale, lesioni e danneggiamento aggravato. Tra i colpi oggetto delle condanne, che l’hanno visto collezionare quasi 8 anni di carcere, anche le rapine “con ballo marocchino” dove le vittime, generalmente studentesse dell’università di Bologna, venivano circondate da un gruppo di nordafricani, tra cui l’odierno ricercato, che danzavano e poi passavano alle minacce, per farsi consegnare portafogli e smartphone.

Per questi reati da ieri pomeriggio un 30enne marocchino, ricercato in tutta Italia da gennaio 2019 ovvero all’indomani dell’emissione dell’ordine di carcerazione, si trova ristretto presso il carcere di Reggio Emilia dove è stato condotto dai carabinieri della stazione di Corso Cairoli che ieri hanno dato esecuzione al provvedimento.

E’ stato lo stesso ricercato a costituirsi spontaneamente presentandosi alla guardiola della caserma Carmana, sede del Comando Provinciale, dove i carabinieri, acquisito il provvedimento restrittivo vi hanno data esecuzione arrestando il 30enne. Il provvedimento di esecuzione di pene concorrenti è stato emesso nel gennaio del 2019 dall’ufficio esecuzioni penali della Procura di Bologna essendo divenute esecutive le sentenze di condanne a carico del 30enne e in particolare:

  • 1.3.2013: condanna del Tribunale di Rimini a 8 mesi di reclusione per furto aggravato compiuto nel febbraio del 2013;
  • 6.6.2016: condanna del Tribunale di Bologna a 1 anno e 2 mesi di reclusione per i reati di danneggiamento aggravato, lesioni personali aggravate, resistenza a pubblico ufficiale e false dichiarazioni sulla propria identità personale, compiuti nel novembre del 2011;
  • 17.11.2017: condanna del Tribunale di Bologna a 3 anni di reclusione per rapine aggravate compiute tra febbraio e marzo del 2016 (rapine con la particolare tecnica del “ballo marocchino”);
  • 14.2.2018: condanna del Tribunale di Bologna a 3 anni di reclusione per rapina compiuta nel maggio del 2016.

Condanne per quasi 8 anni di carcere che trascorso il pre-sofferto (10 mesi e 8 giorni in custodia cautelare) vedono il 30enne dover scontare ancora una pena cumulativa pari a 6 anni, 11 mesi e 22 giorni di reclusione. Il provvedimento, emesso nel gennaio dell’anno scorso, non era stato eseguito in quanto il 30enne, già residente nel reggiano, si era reso irreperibile. Ieri pomeriggio la fine delle sue ricerche che erano state estese in campo nazionale: il 30enne si è presentato alla caserma di Corso Cairoli costituendosi. Accertata la sua identità e venuti in possesso del provvedimento, i carabinieri di Corso Cairoli vi hanno dato esecuzione arrestando l’uomo condotto, al termine delle formalità di rito, in carcere per l’espiazione della pena.