Fuggiti dopo aver svaligiato un’abitazione e deriso la proprietaria che gli invitava a lasciare la refurtiva, non sono riusciti ad assicurarsi l’impunità. Le indagini dei carabinieri della tenenza di Scandiano, sviluppate grazie anche al social network di Facebook e alla disattenzione di uno dei due indagati, hanno permesso di risalire ai presunti autori del furto, ora finiti nei guai. Con l’accusa di concorso in furto aggravato i carabinieri della tenenza di Scandiano hanno denunciato un 17enne abitante nel reggiano e un 25enne residente a Reggio Emilia.

Ad accorgersi del furto la proprietaria, una 52enne reggiana, che nel rientrare nella sua abitazione ubicata nella frazione Salvaterra di Casalgrande si accorgeva di alcune anomalie: la porta di casa non era chiusa a mandate e la luce della cucina era accesa. Nell’urlare ad alta voce chi fosse in casa la donna notava un giovane uscire dalla camera da letto e salire al primo piano per avvisare il complice. Impaurita la donna usciva di casa nascondendosi nel cortile dove aveva modo di notare uscire i ladri, di cui uno con in mano lo zaino del figlio. Alla richiesta di restituire la refurtiva, il ladro si girava deridendo la donna per poi proseguire la fuga. Dall’interno, secondo quanto accertato, i malviventi asportavano un servizio di posate, tutti con manico bagnato in oro ed altri effetti. Il sopralluogo dei carabinieri consentiva di rinvenire un contratto di apertura servizio di telefonia con una utenza mobile perso da uno dei due ladri durante  il furto. La descrizione del ladro più giovane portava i militari a indirizzare le attenzioni investigative sul 17enne, oggi denunciato.

Grazie al social Facebook, dove il giovane aveva un profilo, i militari attenzionavano anche la cerchia di amicizie del minore. L’univoca responsabilità del 17enne veniva garantita dalla derubata che in apposita seduta di individuazione fotografica riconosceva il minore in uno dei ladri. Da questo tassello e grazie anche al contratto di telefonia perso dai ladri, i militari indirizzano le loro attenzioni sul 25enne a carico del quale raccoglievano incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di concorso in furto aggravato, per la cui ipotesi delittuosa i due venivano denunciato alle competenti autorità Giudiziarie.

Per il 25enne “distratto” è scattata anche la denuncia per ricettazione: qualche settimana prima del furto infatti lo stesso ladruncolo aveva dimenticato a bordo di una Fiat Punto rubata a Casalgrande e rinvenuta a Scandiano dai carabinieri della locale Tenenza un telefono cellulare la cui utenza è risultata a lui intestata e corrispondere a quella indicata nel contratto di telefonia perso durante il furto in abitazione. Per lui è quindi scattata anche l’ulteriore denuncia per ricettazione dell’auto rubata.